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E’ diventata definitiva la condanna a quattro anni e otto mesi di reclusione per l’imprenditore ed editore cosentino Pietro Citrigno, 59 anni, accusato di usura nell’ambito del processo “Twister”. La decisione è stata presa a Roma nel tardo pomeriggio di ieri, e dopo una lunga discussione, dalla Corte di Cassazione (Esposito presidente, Gallo relatore), che ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato dalla difesa di Citrigno contro la sentenza emessa il 9 febbraio del 2010 dalla Corte di Appello di Catanzaro.
A questo punto Citrigno dovrà saldare il suo conto con la giustizia. Per questa vicenda ha già scontato dieci mesi di reclusione. Restano dunque da scontare ancora tre anni e dieci mesi. Resta da emettere il relativo ordine di carcerazione, che non è escluso possa essere notificato al diretto interessato già nella giornata di oggi.

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