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COSENZA – Ormai c’è un imbarbarimento della politica che non sembra conoscere limiti. Le ultime vittime sono i consiglieri comunali di Cosenza Giuseppe Mazzuca e Roberto Sacco e il consigliere regionale Ferdinando Aiello, tutti e tre militanti e dirigenti di Sel. Da tempo i tre ricevono minacce telefoniche. L’anonimo interlocutore dall’altro capo del filo ogni volta dice la stessa cosa “Ti tagliamu a capu a tia e all’amici tua” o frasi dal tenore simile. Le telefonate sono diverse e ripetute nel tempo. Parlavamo dell’imbarbarimento della politica perchè il nesso fra i tre è proprio quello della militanza nel partito di Vendola. Anche se ovviamente la denuncia è stata presentata contro ignoti e spetterà alla Digos capire che è l’autore delle minacce. Particolarmente nel mirino è il consigliere regionale Aiello al quale sono state pure recapitate a casa una serie di lettere con delle bare disegnate sopra. Troppo per prendere alla leggera tutti questi episodi. Così ieri i tre hanno sporto formale denuncia contro ignoti. Il paradosso è che anche mentre si stavano recando in Questura ad uno di loro è arrivata la telefonata anonima. Aiello e Mazzuca sono candidati rispettivamente nelle liste di Sel per Camera e Senato. Non è un caso se il partito a Roma ha presentato una denuncia a Roma a tutela dei suoi iscritti. Anche perchè c’è un altro giallo in questa vicenda: qualcuno, sempre nei giorni scorsi, ha provveduto a creare un account mail falso intestato al segretario cittadino di Sel Antonio Curcio e a diffondere messaggi a nome e per conto del partito, alcuni anche molto grevi. Aiello, Mazzuca e Sacco nella giornata di ieri si sono recati presso gli uffici della Digos di Cosenza per denunciare i fatti. Agli agenti che operano agli ordini del vicequestore aggiunto Pietro Gerace, hanno fornito un’ampia documentazione con le minacce ricevute. La Procura della Repubblica di Cosenza, agli ordini di Dario Granieri, ha subito aperto un fascicolo contro ignoti.

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