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Domenica, in piazza XI settembre a Cosenza, sarà avviata «una massiccia raccolta di firme per denunciare il grave stato in cui versa la sanità in città» promossa dal gruppo del Pd al Comune. La petizione popolare, denominata «La salute è un diritto costituzionale anche a Cosenza-Firma anche tu», sarà inviata al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e al ministro della Salute, Ferruccio Fazio.
Attraverso tale iniziativa «si chiede un immediato e autorevole intervento da parte del Capo dello Stato, nella qualità di Garante dei diritti sanciti dalla Costituzione, perchè i cosentini – spiega una nota – non vengano ulteriormente penalizzati nella tutela del loro diritto fondamentale alla salute e all’assistenza e perchè non si corra il rischio che, mentre si festeggiano i 150 anni dell’Unità Nazionale, una parte del Paese risulti fortemente discriminata rispetto ad un diritto fondamentale e inalienabile, garantito ad ogni cittadino dall’articolo 32 della Costituzione».
All’iniziativa hanno già assicurato la loro presenza deputati, consiglieri regionali, provinciali e comunali, sindaci, consiglieri di circoscrizione, medici, paramedici, rappresentanti delle forze sociali e sindacali dell’intera provincia. All’incontro con i cittadini ha dato la sua adesione, assicurando anche la sua presenza, il candidato a sindaco del centrosinistra al Comune di Cosenza, Enzo Paolini. Nella petizione, è scritto nella nota, si evidenzia che a Cosenza e provincia «sono a rischio i Livelli essenziali di assistenza per le politiche messe in atto dalla Giunta regionale di centrodestra guidata da Scopelliti finalizzate solo al taglio e al depotenziamento dei servizi, in un’ottica esclusivamente contabile». Si evidenzia, inoltre, «il gravissimo stato in cui versano le tre strutture ospedaliere cittadine (Annunziata, Mariano Santo e Santa Barbara di Rogliano), la gravissima carenza di personale medico, paramedico e infermieristico; le precarie condizioni del il pronto soccorso dell’Annunziata che hanno indotto il presidente dell’Ordine dei medici Eugenio Corcioni a chiedere l’intervento del Prefetto; lo stato di degrado delle postazioni del 118». «Tutto ciò – si legge nella petizione – mentre la Regione calpesta i diritti costituzionalmente garantiti di quasi la metà della popolazione (Cosenza e Vibo Valentia) a causa della sperequata distribuzione dei fondi 2011 destinati all’assistenza sanitaria. La quota per abitante a Cosenza è, infatti, euro 33,38, a Crotone 59,42, a Catanzaro 13,97, a Vibo Valentia 28,88, a Reggio Calabria 67,19».

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