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COSENZA – La Polizia ha eseguito nella notte quattordici arresti a Cosenza e effettuato ventisei perquisizioni. Il tutto per smantellare un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti e che secondo gli inquirenti era collegata alla cosca di ‘ndrangheta degli zingari e deteneva il monopolio dello spaccio nel centro storico della città.

L’operazione è denominata “Job center” e vi sono impegnati 120 poliziotti. L’inchiesta è stata condotta dalla Dda di Catanzaro e dalla Procura della Repubblica di Cosenza (GUARDA LE INTERVISTE AI PROCURATORI).

L’indagine era iniziata nell’estate del 2014 su input del questore di Cosenza, Luigi Liguori. I vertici dell’organizzazione, secondo quanto emerso dalle indagini, corrispondevano uno stipendio fisso ai pusher di circa 400 euro al mese più il riconoscimento delle provvigioni sulle dosi vendute e assicuravano anche assistenza legale in caso di problemi con la giustizia. In tutto una ventina i pusher impegnati in modo sistematico ed esclusivo nel centro storico cosentino.

L’approvvigionamento della droga (eroina, cocaina e marijuana) avveniva nella Sibaritide, in particolare a Cassano, dove il gruppo degli Zingari di Cosenza ha legami anche familiari. Le indagini sono state svolte con l’uso di telecamere che hanno ripreso le cessioni, intercettazioni telefoniche e pedinamenti.

Le 14 misure cautelari personali restrittive, riguardano:

1. ABBRUZZESE Celestino di anni 39;
2. PALMIERI Anna, di anni 35;
3. PAURA Marco, di anni 27;
4. MOLLO Ester, di anni 29;
5. ESPOSITO FORTUNATO Gianluca, di anni 31;
6. ALOISE Giovanni, di anni 28;
7. PERRI Giuseppina, di anni 44 (arresti domiciliari);
8. NOBLEA Francesco, di anni 22;
9. DE ROSE Vincenzo, di anni 31;
10. GAMBA Francesco, di anni 47;
11. MAZZEI Francesco, di anni 21;
12. BRANCA Michele Francesco, di anni 25 (arresti domiciliari);
13. PERRI Candido, di anni 49.

Ulteriore misura restrittiva è stata eseguita nel Comune di Roma nei confronti di ZICARO Amos di anni 26, rintracciato presso l’abitazione della madre a cura della locale Squadra Mobile.

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