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Prima un secco boato e poi la scossa sismica, durata pochissimi secondi. Nella notte tra sabato e ieri le popolazioni di Cosenza, Rende e delle zone limitrofe sono tornate per un attimo a trenta anni fa. La scossa di terremoto, la terza in pochi giorni, è stata registrata a mezzanotte e venti minuti, con una magnitudo di 3,4, ed è stata localizzata a 5,5 chilometri di profondità, con epicentro individuato dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel distretto sismico della Valle del Crati, tra Rende e Montalto Uffugo, e precisamente nell’area di San Vincenzo La Costa.
La scossa ha creato tanto allarme, soprattutto per quelle registrate in precedenza, il 14 e 15 dicembre rispettivamente di magnitudo 3.1 e 2.3.
Oltre alla scossa registrata la scorsa notte, nello stesso epicentro nei pressi di San Vincenzo La Costa, ieri alle 12,33 si è manifestato un altro terremoto. I sismografi infatti hanno registrato un lieve sisma di magnitudo 2,2 ad una profondità 10 chilometri. Le ultime scosse simili in questa zona si erano verificate nel dicembre 2007. Il 20 dicembre alle 4,25, infatti, si registrò una scossa di magnitudo 3,6 richter a 10,7 chilometri di profondità colpiva lo stesso identico.
Intanto, proprio perché, l’allerta sembra ormai aver preso piede, ieri a Castrovillari, alla luce dello sciame sismico dei giorni scorsi, i volontari della Protezione Civile (presenti le associazioni Lipambiente e Ensa con i loro responsabili Cosimo Covelli e Flaviano Giannicola) hanno tenuto una esercitazione. L’iniziativa si è tenuta all’interno dell’area mercatale e organizzata dall’amministrazione comunale attraverso il suo servizio di Protezione Civile, coordinato dal responsabile Dario Giannicola.

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