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COSENZA – Il gazebo del centralissimo Caffè degli Uffici di corso Mazzini, a Cosenza, è stato sequestrato dai vigili urbani. La struttura (una pedana rialzata fissa, con un gazebo in ferro battuto sul modello dello storico Gran Caffè Gambrinus di Napoli) per Palazzo dei Bruzi è abusiva e a nulla sono valse, da due anni a questa parte, le osservazioni avanzate dal gestore, che esibisce un’autorizzazione concessa dalla precedente amministrazione e il canone pagato. Si era giunti, qualche mese fa, anche ad una soluzione bonaria. Al gestore gli uffici del settore Urbanistica del Comune di Cosenza avevano consigliato di fare una richiesta in sanatoria, per chiudere la querelle. E la richiesta è stata presentata, ma la risposta un paio di settimane dopo è stata negativa perché, si legge nel carteggio, il gazebo è «in contrasto con il percorso tattile per non vedenti», che sarà realizzato nel corso dei futuri lavori connessi al progetto di piazza Bilotti, e perché «impatta negativamente» con la futura disposizione di due statue del Museo all’Aperto. Ne erano seguiti incontri, con rassicurazioni su una valutazione del caso. Dieci giorni fa, però, al gestore è stata notificata un’ordinanza di demolizione. 

L’assessore all’Urbanistica, Davide Bruno, ha spiegato al Quotidiano che le strutture fisse «non sono autorizzabili». Il caso non è limitato solo al Caffè degli Uffici perché altri bar del centro hanno ricevuto ordinanze analoghe. E altri temono di riceverla, dal momento che a breve andrà in vigore il nuovo piano per l’arredo e il decoro urbano che vieterà pedane fissate al suolo, siede in plexigass, arredi dai colori vivaci. Per molti bar significherà rivoluzionare i propri arredi esterni, quando non saranno costretti a demolire. Un salasso, in questo periodo di crisi. Anche per queste ragioni, era stata convocata per lunedì, su richiesta del vicecapogruppo del Pd Marco Ambrogio, una seduta della commissione Urbanistica. I vigili, però, sono arrivati prima. Allo scadere dei dieci giorni dall’ordinanza, ecco i sigilli al gazebo. In pieno weekend. 
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