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Operazione denominata ‘Sansozonte’ dei carabinieri del nucleo tutela patrimonio artistico di Cosenza che ha portato al sequestro di migliaia di reperti archeologici e alla denuncia di 77 persone per ricettazione. Le indagini hanno avuto inizio dopo che i carabinieri hanno individuato una persona della provincia di Cosenza che abitualmente si dedicava alla ricerca illecita sul territorio calabrese di reperti archeologici che poi commercializzava attraverso aste e inserzioni online. I carabinieri sono poi riusciti a ricostruire l’intero traffico che andava avanti da oltre tre anni.
Gli investigatori hanno poi eseguito una serie di perquisizioni disposte in alcune zone d’Italia dal Procuratore della Repubblica di di Castrovillari, Franco Giacomantonio, e dal sostituto Francesco Pellecchia. I carabinieri sono così riusciti a sequestrare 4.050 monete in argento e bronzo di epoca magno greca, romana e bizantina; 1.003 reperti archeologici, consistenti in vasi di ceramica, fibule, anelli, bottoni, pesi da telaio e monili in ceramica; 35 reperti di natura paleontologica ed 8 metaldetector.
Sono state identificate anche 77 persone che sono state denunciate per ricettazione e violazioni in materia di alienazione di beni archeologici. Al termine degli accertamenti i reperti archeologici saranno messi a disposizione della Soprintendenza Archeologica.

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