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COSENZA – Nessuno sconto. Restano in carcere le tre persone poste in stato di fermo lo scorso 20 ottobre dai carabinieri di Cosenza Principale – agli ordini del tenente Jacopo Passaquieti e del luogotenente Cosimo Saponangelo – con le gravissime accuse di sfruttamento della prostituzione minorile, violenza sessuale e pedopornografia. Si tratta dell’anziano di Rende A. T. (74 anni, ex guardia giurata) e dei genitori romeni ( I. L. di 50 anni e V. L. di 46) delle tre ragazzine costrette a prostituirsi (LEGGI LA NOTIZIA). 

Di queste ultime avrebbe abusato, dietro pagamento, l’anziano, coi soldi intascati direttamente dai genitori delle vittime. L’uomo ha finanche immortalato con foto e video gli incontri. Il papà delle ragazzine è accusato anche di aver violentato la figlia più piccola, tra l’altro con problemi fisici. Una storia davvero squallida, durata tre anni, con il settantenne di Rende che, tra soldi e regalie varie, avrebbe consegnato alla coppia romena circa 40mila euro pur di abusare delle loro figlie, che ora hanno 15, 16 e 19 anni di età. Non vivono più a Cosenza. Le due più piccole sono ora in Romania. 

La più grande si è sposata e adesso vive a Napoli. Il fermo fu convalidato dal gip di Cosenza che inviò poi gli atti a Catanzaro per competenza territoriale, in quanto uno dei reati contestati è pedopornografia, che è materia della Distrettuale. E ieri il gip di Catanzaro, accogliendo in toto le ipotesi investigative, ha emesso nei confronti dei tre indagati l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che ai due uomini è stata notificata dai carabinieri nel penitenziario di Vibo Valentia, alla donna in quello di Castrovillari. Secondo l’accusa A. T. era praticamente di casa nel campo rom di Vaglio Lise. Prendeva le bimbe e con loro si intratteneva in auto o nella propria abitazione di Rende. Le indagini sono partite dalla denuncia di un vicino di casa, insospettito da quel continuo via vai delle bambine rom. 

Da qui l’intervento dei carabinieri di Cosenza Principale, che hanno effettuato anche delle perquisizioni in casa dell’anziano, al termine delle quali sono sbucate le cassette video e alcune foto nelle quali si vedrebbero le bimbe durante gli incontri sessuali. In certe si vede anche una quarta bambina. I suoi genitori sono stati sentiti e si sono dichiarati estranei a tutta la vicenda, denunciando gli attuali indagati. Lo scorso 20 ottobre i tre fermi. Ieri l’ordinanza di custodia cautelare.

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