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Pensavano di smuovere qualcosa. E invece l’incontro con il Prefetto Antonio D’Acunto ha avuto solo il merito di riunire allo stesso tavolo azienda, amministrazione comunale, sindacati e lavoratori. Nessuna particolare rassicurazione quindi per i 144 dipendenti Cotrab tra autisti degli autobus urbani e addetti alle scale mobili che da tre giorni hanno bloccato il servizio di trasporto pubblico locale, correndo il rischio di essere precettati.

Da stamani però gli autobus sono tornati in circolazione e le scale mobili sono aperte al pubblico.

L’assessore alla Mobilità Bellettieri ha garantito che a breve arriverà dalla Regione Basilicata – ieri presente al tavolo, e già in procinto di avviare i documenti necessari – l’erogazione di 1 milione e 380 mila euro, l’ultima tranche dei 3 milioni di euro che abitualmente versa al Comune per i trasporti.

Sulle motivazioni dei mancati pagamenti, dal faccia a faccia tra sindaco, assessore e direttore Cotrab, l’ingegnere Ferrara, escono fuori numeri discordanti. Alla base c’è il forte debito accumulato nel tempo dall’amministrazione nei confronti del consorzio ma mentre per Ferrara la cifra ammonta a 11 milioni e 500 mila euro tra 2014, un residuo del 2015 e la manutenzione del 2012, per Bellettieri questa cifra per lo stesso arco temporale – fatta eccezione per la manutenzione, ritenendo le fatture non valide e addirittura oggetto di denuncia – è pari a circa 7 milioni di euro: «Cotrab – dice – ha applicato anche per il 2015 i costi dell’anno passato. Ma da febbraio è obbligato a seguire il nuovo piano di esercizio, che ha costi dimezzati rispetto al precedente». Un incontro, dunque, che ha lasciato perplessità anche nei sindacati. Se Donato Colangelo di Faisa Cisal dice di «non condividere la modalità di protesta dei lavoratori» ma ne ribadisce la solidarietà, Bruno Bevilacqua della Filt Cgil esprime delusione rispetto alla posizione delle parti nei confronti dei lavoratori: «Ci aspettavamo – dice – più solidarietà».

Lo stesso è per Michele Carone, della Uil Trasporti mentre Carlo Quaratino, della Fit-Cisl, afferma: «Bisogna vedere quali sono i tempi per il trasferimento di questi soldi regionali, tenendo conto che sono tempi burocratici».

Il sindaco, oltre a fare appello al «senso di responsabilità dei lavoratori, come è sempre stato» rimarca quello che a suo parere ha determinato tutto questo: «I trasporti è ciò che più di tutto ha determinato il dissesto, anche queste tensioni sono frutto di un’amministrazione che ha speso più delle proprie possibilità, cosa che in futuro va evitata in tutti i modi».

Sulla riorganizzazione dell’organico rispetto al nuovo piano che, secondo i lavoratori, potrebbe vedere il licenziamento di 60 unità, afferma: «Non è stato oggetto di discussione di questo tavolo ma il mio impegno è di convocare a breve sindacati e la nuova azienda vincitrice del bando per un tavolo di concertazione in cui avviare un dialogo anche per il mantenimento dei livelli occupazionali. La nuova azienda, Trotta, è già a lavoro per rendere più efficiente il servizio. Sto premendo affinché la nuova azienda possa entrare in esercizio il prima possibile». Solo allora, conferma il sindaco, riaprirà il ponte attrezzato.

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