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Il Sindaco di Crotone ha annunciato stamattina, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso la sala «Dionigi Caiazza» della Casa della Cultura, l’avvio dei lavori di bonifica e di riqualificazione dell’area denominata «Antica Kroton» che sorge nella zona ex industriale della città di Crotone: «Dopo venticinque anni di chiacchiere è arrivata, grazie al nostro impegno, la risposta che la città aspettava: cominciano le attività di bonifica».
Alla conferenza stampa anche il Vice Sindaco ed assessore all’ambiente e il Prof. Nedo Biancani, esperto di fama internazionale nel settore delle bonifiche, consulente del Comune per gli interventi di disinquinamento dell’area archeologica. Il Comune ha curato la redazione di un progetto esecutivo che prevede l’attuazione della bonifica dell’area dove sorgeva l’antica Kroton mediante un processo fitorimediazione, utilizzando essenze vegetali in grado di assorbire i metalli pesanti presenti nel suolo, senza interferire con le sottostanti evidenze archeologiche.
Il progetto prevede un’azione di bonifica con un impegno finanziario di settemilioni di euro ed i lavori sono stati appaltati mediante apposita gara ad evidenza pubblica, svoltasi presso la Stazione Unica Appaltante. La ditta aggiudicataria, una ATI crotonese, avvierà il processo di bonifica che come ha sostenuto il prof. Biancani «è innovativo e consentirà una efficiente riqualificazione senza pregiudicare l’immenso patrimonio archeologico che è custodito sotto l’area».
Il progetto stralcio appaltato prevede la realizzazione dell’intervento di fitorimediazione su una superficie di circa 75 ha, oltre alla bonifica della falda per un periodo di quattro anni, durante i quali si procederà anche un monitoraggio sull’efficacia della bonifica. Parallelamente all’attuazione delle attività di bonifica dell’area archeologica il Comune e la Soprintendenza hanno concordato- con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa – un programma teso a favorire l’avvio di una campagna di investigazioni archeologiche e valorizzazione su una porzione di circa 3.000 mq dell’area. Le attività, alle quali si darà corso con finanziamenti integrativi messi a disposizione sia dalla Soprintendenza, che dal Comune sarà attuata con metodiche più speditive rispetto alla tecnica della fitorimediazione prevista sulla restante superficie dell’area archeologica.
«Coniughiamo l’attività di bonifica a quella di sviluppo in senso turistico dell’area, lavorando per portare alla luce quanto di immenso dal punto di vista archeologico si trova nell’area interessata» ha aggiunto il Sindaco.
«E per le dimensioni dell’area si profilano possibilità di occupazione, nel settore specifico, per i prossimi centocinquanta anni» ha concluso il Sindaco È stato il vicesindaco ha fare la cronistoria del percorso che ha visto l’incessante attività dell’amministrazione comunale. Le indagini archeologiche svolte negli anni 70′ avevano confermato le indicazioni della presenza del cosiddetto «quartiere settentrionale» della polis di Kroton. Da ciò è emersa la necessità di prevedere la bonifica del sito e tal fine il Comune di Crotone si è candidato quale soggetto attuatore dell’intervento, ottenendo uno specifico finanziamento nell’ambito del «APQ Risanamento ambientale per il territorio della Regione Calabria. Oggi quel percorso di progettazione si completa e prende l’avvio la concretezza di un sogno a lungo anelato dai crotonesi.

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