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ISOLA CAPO RIZZUTO – I conti non tornano al centro di accoglienza di Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto: all’appello mancherebbero 2,3 milioni di euro. E’ quanto emerge dal rapporto riservato inviato al ministero dell’Interno, stilato dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni, l’Unhcr (Alto commissariato Onu per i rifugiati), Save The Children e Croce Rossa. Si tratta di un doppio monitoraggio, avvenuto nel 2013, che ha riguardato 18 centri italiani, di cui 9 Centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) e 9 Centri di identificazione e di espulsione (Cie). La situazione che ne è emersa è a dir poco sconfortante. 

 

Una delle accuse più pesanti, secondo il rapporto divulgato da Repubblica.it, riguarda il pocket money, vale a dire i 2,50 euro che spettano giornalmente ai migranti ospiti dei centri. La visita ispettiva nel Cara S. Anna è avvenuta lo scorso settembre e nel rapporto si legge che: «l’erogazione del pocket money avviene tramite la distribuzione di due pacchetti di 10 sigarette a settimana. Il migrante non ha la possibilità di acquistare nessun altro bene né gli viene fornita una chiavetta elettronica o una carta moneta per poter spendere l’importo rimanente. Da settembre 2011 a maggio 2013, gli ospiti riferiscono che il buono economico non è stato erogato».

 
 

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