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CROTONE – Avevano i veicoli sottoposti a fermo amministrativo ma la cosa, secondo quanto appurato dai carabinieri, non era un problema per loro perché, per aggirare la legge, hanno provveduto all’immatricolazione dei veicoli in uno Stato estero, in particolare in alcuni paesi dell’Est europeo, attivando un sistema che rendeva quasi impossibile bloccare il veicolo.

I carabinieri delle Compagnie di Cirò Marina, Crotone e Petilia Policastro, in una operazione congiunta, hanno eseguito una serie di controlli che ha portato alla verifica del fenomeno, molto diffuso, dell’immatricolazione all’estero e su un centinaio di veicoli controllati molti sono risultati irregolari.

In sostanza, la pratica di immatricolare i veicoli all’estero consente di risparmiare fino all’80 per cento all’anno rispetto all’immatricolazione italiana, tra bollo e assicurazione. I proprietari risultati irregolari hanno dovuto sanare la loro posizione mentre coloro che avevano cambiato targa perché il veicolo era sottoposto a fermo hanno subìto un nuovo fermo amministrativo per circolazione con targa non propria.

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