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CROTONE – Al via la ricerca del prezioso oro nero. Scade domani il termine per presentare le Osservazioni al Progetto di ricerca petrolifera off-shore denominato “D 68 F.R” della Transunion Petroleum. Al parere di Verifica di impatto ambientale (Via) presso il Ministero dell’Ambiente. Quattro sono le regioni interessate: Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia. Cinque le Province, Cosenza, Crotone, Lecce, Matera, Taranto. Praticamente tutti i comuni della costa del Golfo di Taranto da Cirò Marina verso nord. Tra gli altri Calopezzati, Cariati, Cassano all’Ionio, Cirò, Cirò Marina, Corigliano Calabro, Crosia, Crucoli, ecc.. L’area è situata dunque nel Golfo di Taranto tra la Calabria e la Puglia e lo specchio d’acqua oggetto di operazioni di ricerca ha un’estensione complessiva di circa 630 chilometri quadrati. Ricade all’interno delle zone marine denominate convenzionalmente D ed F. Nonostante le proteste degli ambientalisti, dunque, le pratiche che interessano lo Ionio per le ricerche in mare di petrolio e metano, proseguono spedite. Alcune compagnie petrolifere hanno già depositato tutta la documentazione per la richiesta di Impatto ambientale ed i termini per avanzare eventuali osservazioni si fanno stringenti. Oltre quella citata che è alla scadenza tra un giorno, c’ è anche il Permesso di ricerca idrocarburi “d 79 F.R”, proposto da Enel Longanesi, le cui osservazioni si possono presentare entro il 6 settembre. 

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