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HA una condanna in II grado per aver fatto uccidere il suo “rivale” in amore Domenico Cutrì, l’ergastolano evaso oggi a Gallarate. Di origini calabresi ma residente a Legnano, Cutrì è stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise d’Appello di Torino nel dicembre 2012 come presunto mandante dell’omicidio di Lukasz Kobrzeniecki, 22enne magazziniere polacco ucciso a Trecate (Novara) la notte tra il 15 e il 16 giugno 2006.
Sarebbe stata la gelosia a spingere Cutrì ad architettare il delitto: la “colpa” del giovane polacco infatti sarebbe stata quella di aver riservato qualche apprezzamento di troppo alla donna del boss. Con Cutrì, i giudici condannarono anche il gestore di un bar di Trecate a tre anni di reclusione per favoreggiamento.
L’esecutore materiale dell’agguato invece, Manuel Martelli, 32enne di Trecate, processato con rito abbreviato (che gli garantì lo sconto di un terzo della pena) è stato condannato a 16 anni e 4 mesi.
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Secondo quanto trapela, Cutrì aveva già tentato di evadere dal carcere di Saluzzo. Insieme ad altri detenuti, stando a quanto si apprende, Cutrì aveva cercato di evadere da Saluzzo ma, scoperto, era stato tradotto nel carcere di Curno ed era sottoposto, nonostante fosse un detenuto “semplice”, ad una sorta di scorta “rinforzata” soprattutto durante gli spostamenti. (LEGGI L’ARTICOLO SULL’EVASIONE)

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