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Alcuni operai in cassa integrazione della centrale a biomasse Eta di Cutro (Kr), di proprietà del gruppo Marcegaglia, sono saliti stamane su una torre del complesso industriale e protestano per denunciare la situazione di precarietà lavorativa e per evidenziare la loro preoccupazione sul futuro dello stabilimento. La centrale, che occupa 44 persone, avrebbe dovuto essere sottoposta, secondo quanto hanno riferito i lavoratori, ad adeguamento tecnico per consentire, dopo la scadenza del regime di agevolazione per le biomasse, di rivendere l’energia elettrica che produce a prezzi più adeguati. I lavori di adeguamento però non sono mai stati avviati.
All’ingresso dello stabilimento ci sono anche le mogli degli operai che sta sostenendo la protesta dei loro mariti. Il dodici luglio scorso sempre nella centrale a biomasse Eta di Cutro un gruppo di lavoratori inscenò una protesta attuando un presidio nei pressi dell’azienda.

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