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SARCONI – «I Sindaci sono le cartine al tornasole della qualità di vita in un territorio».
Il Sindaco di Sarconi, Cesare Marte è uno degli amministratori che nel gennaio scorso aveva deposto la fascia tricolore per l’indifferenza da parte del governo regionale e nazionale che i comuni del comprensorio dell’Alta Val d’Agri, area del cratere petrolifero, vivevano e a tutt’oggi ancora vivono.
Un disagio sociale che lo hanno sottoposto più volte all’attenzione dei referenti politici regionali, «poco ascoltati, se non – commenta Marte – addirittura snobbati». Allora furono costretti a fare un gesto eclatante ma “a distanza di mesi però, nonostante le tante rassicurazioni, non mi sembra – sottolinea il Primo cittadino – di poter registrare alcuna novità rispetto a quello che era stato chiesto. L’ unica nota interessante da rilevare potrebbe essere la scarsa attenzione che molti votanti hanno mostrato in occasione delle ultime tornate elettorali».
Sullo “sbotto” del sindaco di Viggiano, in riferimento alla situazione del petrolio, dice di «non aver letto l’intervista» ma se il sindaco – solleva – di uno dei comuni più importanti della Basilicata lamenta questo, si pensi quale possa essere la situazione degli altri comuni che non hanno da mettere sul piatto della bilancia uguale potere contrattuale. Detto questo, la notizia non dovrebbe farla una semplice esternazione, di cui il panorama locale e nazionale è ricco, ma piuttosto una presa di posizione precisa e decisa rispetto a questa scarsa considerazione. Gli amministratori locali non possono accontentarsi di essere protagonisti solo in occasione di eventi ricreativi, né partecipare a tavoli dove si decide il nulla o dove si deve solo prendere atto di decisioni presa ad altri livelli istituzionali; situazioni a volte anche incoraggiate dalla “eccessiva prudenza” di qualche sindaco, ai quali bisognerebbe ricordare di essere espressione anche di un territorio; ma questo è evidentemente sotto gli occhi di tutti». «Aspetto di essere coinvolto – continua – in qualche iniziativa dal collega di Viggiano, a cominciare da quella ormai annosa che riguarda la fornitura del gas metano, da parte proprio comune di Viggiano, alle utenze delle comunità prossime al Centro Olio».
Dubbi e interrogativi per l’amministratore Marte sul «chi ritarda l’attuazione di una iniziativa legittima che parte proprio dai comuni? E perchè?»
E ancora “sulla modifica del titolo V, commenta «è facile da immaginare che le periferie saranno sempre più periferie e chi era responsabile del poco diventerà gestore del niente, aggregandosi ad un gruppo sempre più numeroso di contenitori istituzionali vuoti, enti inutili, ma remunerati». «La partenza della V linea – spiega – ha determinato sicuramente qualche sussulto occupazionale e di questi tempi tutto diventa buono, continuiamo a rilevare però come tutto avvenga secondo dinamiche di mercato spontanee e non frutto di una programmazione politica, del resto, se a tanti anni dall’ inizio dell’estrazione petrolifera in Val d’Agri ancora parliamo di aspettative occupazionali legate allo sviluppo di questo settore e vengono sollevati dubbi su controllo ambientale e sanitario, significa che qualcosa non è andato per il verso giusto. La salvezza per i cittadini – chiosa – dovrebbe essere data da una politica meno litigiosa, più chiara nei programmi e meno macchinosa nelle decisioni, questo – aggiunge – garantirebbe a tutti, amministratori locali compresi, di lavorare meglio e per la gente».

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