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L’INNOVAZIONE che passa attraverso il dialogo, la condivisione di esperienze multisettoriali e la volontà di creare una comunità per nutrire un processo di cambiamento: con questo spirito si è svolta ieri a Casa Cava la seconda edizione di Tedx Matera, organizzata da Mariapia Ebreo e ispirato al tema “nutrire la mente”, in linea con Expo.

Gli speaker hanno catturato l’attenzione sotto l’influsso positivo di un ospite speciale: Zeno, un robotino umanoide che rappresenta una delle nuove frontiere dell’innovazione e dell’interazione uomo-macchina. Sviluppato a Catania dalla startup innovativa Behaviour Labs, è parte di una terapia sperimentale per il trattamento dell’autismo nei bambini: attraverso un software, con un’interfaccia molto semplice, installato su un tablet, il terapista può selezionare degli esercizi che si traducono in espressioni e azioni di Zeno e che stimolano forme di interazione sociale del bambino. Daniele Lombardo, Ceo dell’azienda, ha detto sul palco: «Abbiamo creato il primo robotino con espressioni facciali e siamo riusciti a rendere fruibile una tecnologia complessa che può far interagire il mondo della psicologia con quello dell’informatica. Apparentemente due mondi agli antipodi ma che in realtà sono molto vicini, dato che ragionano entrambi su schematizzazioni delle caratteristiche degli utenti/pazienti».

Tedx Matera ha permesso di ascoltare persone, prima ancora che professionisti, pronte a contribuire al cambiamento con le loro storie di ostinazione: da Daniele Nardi, alpinista che vuole raggiungere in inverno la vetta del Nanga Parbat in Pakistan a Carla Delfino, fondatrice delle startup Imperial Europe, che produce repellenti non tossici per l’ambiente e le persone, e vincitrice del Cartier Women’s Inititive Awards. Da Laura Ivers, impegnata nella gestione ed espansione a livello internazionale dei Coder Dojo, comunità di volontari che vogliono far avvicinare i più piccoli ai linguaggi di programmazione, a molti altri. A Tedx Matera si è parlato anche di come valorizzare modelli di sharing economy (economia condivisa) con l’intervento di Benedetta Arese Lucini: è la General Manager di Uber, l’azienda nata nel 2009 a San Francisco per offrire un sistema alternativo e low cost negli spostamenti in città, basato su un’app che mette in contatto autisti privati e passeggeri. «Bisogna pensare a delle soluzioni nel privato che non aggrediscano il mercato – ha detto Benedetta – ma siano complementari a quello che già esiste e dimensionati ai periodi, spesso temporanei, di boom turistico. Uber è l’esempio di un modello di mobilità che può arrivare ed essere importato ovunque, anche al Sud».

Quando le luci di Casa Cava si sono spente, è terminata un’iniziativa che ha costruito un pezzo importante per la cultura dell’innovazione.

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