X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

SOLO il 10 per cento del fatturato delle attività commerciali cittadine viene dalla presenza di turisti.

E’ quanto sostengono il 40 per cento delle attività commerciali che hanno partecipato ad un sondaggio di Confcommercio sulle necessità del turismo verso il 2019 viste dagli operatori commerciali della città. 

Per un altro 30 per cento il fatturato proveniente dal turismo si aggira tra il 10 e il 30 per cento complessivo.

 Insomma dati che vanno esaminati nello specifico ma che indicano comunque la necessità di un importante approfondimento in vista dell’obiettivo del 2019.

“Abbiamo voluto dare un contributo visto dagli operatori commerciali a ciò che serve alla città in prospettiva del 2019” ha spiegato Dino Ventrella direttore di Confcommercio nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato insieme al Presidente della Camera di Commercio Angelo Tortorelli ed al direttore di Confesercenti Pasquale Di Pede.

Dieci in totale le domande poste agli operatori che per un 45 per cento operano nel settore turistico per un 40 in quello del commercio e per un 5 per cento nei servizi.

Un pubblico eterogeneo che ha analizzato la situazione e le necessità della città sottolineando ad esempio come la pulizia delle strade (per il 40%), le toilette (40%) e i servizi informativi digitali sono tra le principali necessità che i turisti vorrebbero trovare in maniera adeguata in città.

Mentre tra i punti di forza i monumenti ed il patrimonio storico rimangono gli elementi con maggiore appeal  mentre ad esempio un miglioramento su offerta culturale (mostre e concerti), zone verdi e soprattutto vita notturna sembrano necessari agli operatori per riuscire non solo ad attirare ma anche a tenere e prolungare la presenza dei turisti nella città dei Sassi.

Tra gli aspetti più piacevoli del soggiorno di un turista viene senza dubbio menzionata l’enogastronomia del territorio come principale e vera risorsa.

«La nostra intenzione principale è stata quella di ascoltare i bisogni e le sensazioni degli operatori dei servizi e di sensibilizzare ulteriormente ad attrezzare Matera nella maniera che è più adeguata» spiega Dino Ventrella di Confcommercio, «anche e soprattutto nella prospettiva che la città si è posta della candidatura a capitale della cultura. Riteniamo che ci possano essere consigli utili da recepire per poter poi decidere come è meglio intervenire».

Dal canto suo il presidente della Camera di Commercio Angelo Tortorelli ha sottolineato l’impegno in campo proprio in questi giorni per una serie di iniziative che mirano innanzitutto ad un marchio di riconoscibilità della cucina materana e lucana «sul modello di quanto è stato fatto con i ristoranti italiani all’estero per distinguere ed esaltare la vera cucina italiana» e poi ha anche annunciato l’avvio di un corso di approfondimento che permetta una conoscenza ampia della lingua inglese alle strutture ricettive ed a tutti gli operatori in modo da poter essere pronti alle diverse evenienze.

Piccoli interventi che vanno essenzialmente nella direzione di poter perfezionare ulteriormente il turismo e la presenza turistica sul territorio con un’offerta più ampia che potrebbe essere quella realmente vincente.

p.quarto@luedi.it

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE