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Le diocesi della Basilicata riceveranno circa undici milioni di euro per interventi di realizzazione, manutenzione e ristrutturazione del patrimonio architettonico, storico e culturale ecclesiastico: è quanto previsto in un protocollo d’intersa firmato stamani, a Potenza, dal governatore lucano, Vito De Filippo, e dal presidente della Conferenza episcopale regionale, monsignor Agostino Superbo. Sono complessivamente 25 gli enti che riceveranno i fondi: sono previsti cinque interventi nell’arcidiocesi di Potenza (3,6 milioni in totale), otto nell’arcidiocesi di Matera-Irsina (quattro milioni di euro), uno in quella di Acerenza (Matera) per 250 mila euro, due nell’arcidiocesi di Melfi-Rapolla, Venosa (Potenza) per due milioni di euro, e nove nell’arcidiocesi di Tricarico (Matera) per 1,8 milioni di euro circa. L’accordo prevede mutui attivati presso le banche, per un periodo di 15 anni: le diocesi riceveranno circa 500 mila euro l’anno, e la Conferenza episcopale lucana si impegnerà a “favorire la fruizione del patrimonio culturale ecclesiastico per finalità culturali e didattiche, nel rispetto delle esigenze di culto e pastorali».

Il patrimonio ecclesiastico lucano “è straordinario e non appartiene solo alla Chiesa ma a tutta la collettività lucana, che può trarre dalla sua valorizzazione un’occasione di crescita economica, sociale e culturale, poichè molti beni sono una parte fondamentale dell’arte e della storia della Basilicata caratterizzata da un forte elemento religioso e spirituale». Lo ha detto il governatore lucano, Vito De Filippo, stamani, a Potenza, nel corso dell’incontro organizzato per la firma del protocollo d’intesa con la Conferenza episcopale i della Basilicata per la ristrutturazione del patrimonio ecclesiastico. All’incontro hanno partecipato gli assessori regionali alla formazione e alle infrastrutture, Rosa Mastrosimone e Rosa Gentile, il vescovo di Tricarico (Matera), Vincenzo Orofino, e il delegato diocesano e regionale per l’edilizia di culto, don Michele Leone. De Filippo ha poi definito «storico» il finanziamento destinato alle diocesi lucane, oltre che «fondamentale per il rilancio dell’economia locale». Si tratta di «un’intesa – ha detto monsignor Superbo – utile non solo per la tutela del patrimonio ma anche per il bene generale della comunità, che dobbiamo perseguire quotidianamente». Di «valore pedagogico» dell’accordo ha poi parlato monsignor Orofino, «basato su azioni concrete e risultati evidenti»: in Basilicata, ha spiegato don Leone, ci sono 1.080 chiese censite e «un archivio eccezionale per la ricostruzione storica lucana, unico per il periodo precedente al 1860».

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