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Gli interni di alcuni immobili confiscati al clan Mancuso di Limbadi e assegnati all’associazione antimafia “Riferimenti”, sono stati danneggiati la scorsa notte da ignoti. Lo rende noto la stessa associazione che aggiunge anche che il referente provinciale, Nello Ruello, testimone di giustizia, non ha potuto accedere ai locali perchè «l’ immobile risulta recintato da una rete metallica con la presenza di un cane all’interno». Gli immobili in questione sono composti da due ville e due fabbricati, all’interno dei quali il coordinamento antimafia ha previsto di realizzare la prima università italiana antimafia, con aule e alloggi per gli studenti. Sull’episodio indagano i Carabinieri di Vibo Valentia. «Ancora una volta – scrive il coordinamento “Riferimenti” – evidenziamo lo stato in cui versano in Calabria i beni confiscati, la cui gestione è priva di qualsiasi controllo da parte degli enti affidatari. C’è da rilevare che questo immobile in particolare, risulta assegnato sulla carta, ma m ai materialmente consegnato all’associazione, sprovvista delle chiavi di ingresso».

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