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MATERA – Nella sala convegni delle Monacelle si parla di beni culturali e di tutele giuridiche. A pochi passi la gravina e i celebri rioni di tufo osservano il flusso ininterrotto di turisti.
Luigi Bradascio, deus ex machina del convegno con l’associazione di cui è fondatore, “Amici del cuore”, spiega al Quotidiano in una sala vicina, che questo incontro rientra nella serie di progetti previsti dal Centro studi Matera 2019 nato all’interno dell’associazione e nel quale sono riunite le giovani menti lucane. «La selezione della classe politica è necessaria – aggiunge – sia a Matera che a Potenza. Serve il meglio della nostra gioventù, d’altronde è sempre accaduto nelle scuole di formazione politica».
E sul Pd? «E’ diventato un partito conservatore che fa fatica a muoversi e a pensare». Bradascio ha una visione ampia non solo della sanità, ma più in generale di una regione che guarda avanti, che non si chiude, che “sfrutta” tutti i suoi tesori e li rende patrimonio comune. Il discorso finisce, quasi naturalmente sul tema delle infrastrutture in grado di garantire servizi, sviluppo e crescita. «Il sindaco di Matera ha perfettamente ragione – esordisce – Ho partecipato con altri consiglieri regionali ad un incontro con il presidente Pittella e altri esponenti politici. Io stesso proposi, in quell’occasione, un potenziamento della Matera-Gioia del Colle. Quel tratto era già stato finanziato da un governo di centrosinistra che, circa 15 anni fa, cadde e all’arrivo del governo di centrodestra un senatore di Santeramo, si impossessò di quel finanziamento per realizzare la circumvallazione della città, è lì che sono finiti nostri fondi. Sono un forte sostenitore del potenziamento di quel tratto che crea un triangolo fra Bari, Matera e Taranto che potrebbe ricordare quello fra Genova, Milano, Torino che creò le premesse dello sviluppo economico negli anno ‘60. L’Anas, però, non ne parla proprio. Il miglioramento della Matera-Altamura-Bari preclude qualunque altra cosa. Bisogna puntare molto su Matera, in questo momento». E sul clima che si respira in Basilicata, Bradascio non è ottimista: «Vedo un’atteggiamento depressivo soprattutto a Potenza, come se mancasse la voglia e la forza per reagire». Durante il voto per il “salvaPotenza”, Bradascio era uscito dall’aula, senza esimersi però dal voto favorevole per l’assestamento di bilancio. E Bradascio ne ha anche per il welfare: «Abbiamo sprecato tempo e denaro – dice mentre confessa di avere il cuore pesante – Ogni giorno mi accorgo che stiamo smantellando il welfare lucano. Da 40 anni mi occupo die problemi della gente come medico e volontario e sto in trincea. Stiamo lentamente perdendo ciò che di buono si era fatto. C’è un Dipartimento -lumaca dove anche le idee più brillanti – si lamenta – si muovono per difendere il passato come unico obiettivo. Ho avuto una lunga conversazione con il presidente Pittella e gli ho detto che ho bisogno di una nuova strategia. Serve una sanità riformata, dalla specialistica riformata al centro di riferimento per l’autismo perchè bisogna pensare alla sanità non più come un pozzo di S. Patrizio, ma come una nuova occasione imprenditoriale. Ques’estate avevamo avbviato un progetto col Comune di Policoro per portare al mare ragazzi disabili. dal centro nord Italia sono arrivate subito alcune famiglie. Il centro di riabilitazione cardiorespiratorio di Tinchi? deve essere una grande occasione per riempire gli alberghi della costa nei mesi in cui non c’è turismo marino. Il turismo sanitario creerebbe benessere». E si torna a bomba alle infrastrutture: «Deve cambiare anche questa visione».
a.ciervo@luedi.it

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