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MATERA – Un pacchetto di deroghe per arrivare all’obiettivo di Matera 2019. Il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri le aveva indicate nel corso del Consiglio comunale aperto dello scorso 17 di ottobre e le aveva ribadite nell’ordine del giorno che l’assemblea ha approvato. Ieri il sindaco di Matera ha pensato di sottolineare le necessità e gli obiettivi che la città si pone in una lettera al presidente del Consiglio Matteo Renzi nella quale vengono sottolineate le richieste rese esplicite nell’ambito dello stesso ordine del giorno allegato alla missiva.
De Ruggieri ribadisce la necessità di interventi che diano sostanza agli obiettivi che tutti a partire dal Governo nazionale si prefiggono, l’invito a Renzi non è solo quello ad intervenire attraverso una serie di deroghe che abbassano l’attenzione su alcuni vincoli a cui il Comune deve far fronte ma anche quello di venire a Matera per rendersi conto della sfida a cui la città intende sottoporsi per essere in grado di rispondere al ruolo internazionale e di profilo europeo che l’attende.

«Affido, quindi, alla sua attenzione questa mia nota istituzionale con l’invito pressante di concordare un incontro propedeutico al comune lavoro che ci attende e per poter programmare una sua visita a Matera non come circostanza cerimoniale ma come necessario momento di conoscenza di una città che vive l’ambizione di divenire europea» scrive De Ruggieri a conclusione della missiva indirizzata al presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Poi il riferimento esplicito al Consiglio comunale di sabato scorso: «Le conclusioni unanimemente raggiunte esprimono le urgenze e i presupposti perché la città di Matera possa affrontare con tempestività e con realismo i compiti e gli interventi necessari per poter rappresentare la nazione nella assunto protagonismo di Capitale europea della Cultura per l’anno 2019».
«Non si tratta di strumentali scorciatoie per neutralizzare vincoli normativi in atto, bensì di deroghe essenziali per garantire l’utilizzo corretto e tempestivo dei flussi finanziari che il Governo nazionale, l’Unione europea e la Regione Basilicata hanno attribuito e attribuiranno alla città di Matera per realizzare interventi, servizi e attività legati al suo raggiunto ruolo internazionale».
«Il progetto europeo di Capitale europee della Cultura si innesta, come lei sa, oltre che per le attività culturali in un Piano di sviluppo del territorio interessato.
Questa finalità non può essere raggiunta nell’attuale condizione normativa della mia città, perché ostaggio indifeso del Patto di stabilità, dei vincoli di assunzione, dell’assenza di infrastrutture materiali e immateriali e nella scarsa appetibilità delle sue aree produttive.
Ritengo quindi che l’opportunità concessa alla città di Matera debba tradursi in un sano modello di sviluppo per l’intero Mezzogiorno, per la cui attuazione sono indispensabili le deroghe e i provvedimenti racchiusi nell’ordine del giorno».
De Ruggieri chiede in maniera esplicita l’intervento del massimo rappresentante del Governo ma non manca anche di tenere forte il rapporto con il ministro dei Beni culturali Franceschini che un anno fa pronunciò il nome di Matera. Una lettera è stata inviata anche al ministro Franceschini che nei giorni scorsi ha annunciato la decisione del Governo di destinare 28 milioni nei prossimi quattro anni proprio per Matera capitale europea della cultura 2019. Una cifra che per il 2016 sarà di 2 milioni di euro ma che andrà poi crescendo in maniera proporzionata e graduale.

«Sento l’obbligo di ringraziarla per l’attenzione rivolta alla mia città attraverso la disposta erogazione di 28 milioni di euro finalizzati a garantire il suo raggiunto ruolo europeo» ha scritto De Ruggieri a Franceschini.
«E’ inutile sottolinearle il significato di tale riconoscimento che non si qualifica come straordinaria risorsa neutra, bensì come specifico sostegno alle funzioni territoriali acquisite dalla città attraverso la designazione di Capitale europea della Cultura nel 2019».

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