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In Italia nel 2010 sono morte per cause totalmente o parzialmente attribuibili all’alcol 16.829 persone al di sopra dei 15 anni, di cui 11.670 uomini e 5159 donne. E la Basilicata è tra le regioni dove il fenomeno è più accentuato. 

È quanto emerge da alcuni dati presentati all’Alcohol Prevention Day organizzato a Roma dall’Osservatorio nazionale Alcol – Cnesps dell’Istituto Superiore di Sanità e dalla Società italiana di Alcologia. 

La tipologia di decessi varia a seconda delle fasce di età: tra i giovani sono più comuni cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti, mentre nella fascia di età over 60 sono più diffuse malattie parzialmente attribuibili al consumo di alcol, cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti. Nel complesso in Italia il 20% dei decessi tumori maligni negli uomini e il 6,9% di quelli nelle donne è attribuibile all’alcol, così come il 37% delle morti in incidenti stradali negli uomini e il 18% nelle donne.

Un decesso su tre tra i maschi e uno su cinque tra le donne – viene evidenziato – sarebbero evitabili non mettendosi alla guida dopo aver bevuto.

A livello regionale i valori più elevati di decessi attribuibili all’alcol tra gli uomini si registrano in Valle d’Aosta, nella Provincia Autonoma di Trento, in Molise, in Basilicata e in Calabria, mentre i valori più bassi si registrano in Sicilia e nelle Marche. 

Tra le donne il valore più elevato di decessi si registra in Molise, seguito dalla Valle d’Aosta, Puglia, Basilicata, Calabria, Piemonte e Veneto, mentre quelli più bassi si osservano nel Lazio e in Sardegna.

 

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