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CON la demolizione dei due prefabbricati dell’ex Locanda, a Bucaletto, si aggiunge un nuovo piccolo tassello alla riqualificazione del quartiere. Si tratta in particolare – come racconta l’associazione “La nuova Cittadella”, portavoce delle istanze dei residenti – di due prefabbricati da tempo pericolanti e abbandonati da quando i sui inquilini hanno lasciato l’abitazione. Da allora le strutture sono state oggetto di abusivismo e di atti di vandalismo. Erano state rotte porte e finestre, perfino il tetto con la fuoriuscita della lana di vetro presente in tutti i prefabbricati come isolamento. Tant’è che i cittadini li avevano presentati in tutto il proprio aspetto fatiscente all’assessore regionale all’Ambiente Aldo Berlinguer durante una sua visita al quartiere ad agosto. Dopo incessanti richieste, ecco finalmente l’area libera da questo scempio.
«L’operazione è ancora in corso – dicono da La Nuova Cittadella – ma in un paio di giorni si dovrebbe provvedere alla demolizione e, si spera, allo smaltimento del materiale residuo». Si spera, perché altro problema atavico di Bucaletto è il cemento, i sanitari e forse – ma il dato non è certo – l’amianto lasciato laddove adesso sorgono i 34 nuovi alloggi, all’inizio di Bucaletto. Da diversi anni ormai i prefabbricati sono stati abbattutima i resti nono sono stai ancora raccolti. «Urge – denuncia ancora La nuova Cittadella – un’immediata opera di bonifica». Sugli alloggi resta poi aperta la questione dell’assegnazione delle 100 abitazioni di edilizia popolare «di cui solo la metà sì e no – riprende l’associazione – andranno alle famiglie di Bucaletto». La graduatoria, infatti, è generale. «Quei 100 alloggi – continua – non risolveranno certo l’emergenza abitativa di Bucaletto e la sua riqualificazione». Intanto ieri il vice sindaco Giovanni Bellettieri ha effettuato un sopralluogo per l’installazione di una pensilina per la fermata del bus urbano nei pressi della parrocchia – a oggi inesistente in quel punto – e per la segnaletica vicino alla scuola elementare, richiesta anche questa da tempo. Nella scala dei problemi risolvibili in tempi brevi, secondo i cittadini, subito dopo la demolizione dei prefabbricati c’è il sistema dei trasporti. Bucaletto attualmente è servita da una sola linea di bus urbani rispetto alle due del vecchio piano. La linea, che arriva al mobility center, pare non sia sufficiente in quanto pur impiegando solo una ventina di minuti per giungere a destinazione, non incrocia mai le coincidenze previste per raggiungere le altre parti della città dal mobility center. Per arrivare da Bucaletto all’ospedale San Carlo, per esempio, si impiega un’ora e mezza, partendo in sostanza un’ora prima da casa ma tornando un’ora dopo.

an. m.

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