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COSENZA – Nuovo sequestro di depuratori nel territorio cosentino, dopo i sigilli posti all’impianto di Lattarico ad inizio dicembre (LEGGI) e l’analogo provvedimento avvenuto sempre nel territorio di Lattarico a settembre (LEGGI) continua il controllo dei depuratori del Corpo Forestale dello Stato che ha portato alcuni giorni fa al sequestro del depuratore comunale di Carolei.
A sequestrare l’impianto è stato il Nipaf di Cosenza, Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale con il Comando Stazione di Dipignano. Il personale intervenuto al controllo ha accertato che l’impianto situato in località “Santa Lucia” è strutturalmente fatiscente e in apparente stato di abbandono e con fanghi non smaltiti. La struttura, nonostante non fosse funzionante, scaricava i liquami in modo continuo in un fosso di scolo che confluisce nel Fiume Busento. Sigilli sempre a Carolei a un impianto di sollevamento ubicato in località “Deposito- Treti”. L’impianto di sollevamento è risultato non funzionante e in stato di abbandono, i liquami anziché venire spinti nella condotta per confluire nell’impianto di depurazione fuoriuscivano da un pozzetto in calcestruzzo per immettersi a cielo aperto nel torrente “Caronte” affluente del fiume Busento. A seguito di tali controlli tre Persone sono state deferite all’autorità giudiziaria per gestione non autorizzata di rifiuti, distruzione e deturpamento corsi d’acqua sottoposti a tutela paesaggistico-ambientale e disastrio ambientale. Il Nipaf negli ultimi cinque mesi ha posto sotto sequestro 18 depuratori comunali in Provincia e dai numerosi controlli effettuati fino ad oggi risulta che la maggior parte non è in regola con la normativa vigente.

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