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LAMEZIA TERME – La disperazione per i problemi economici, tanto che la banca gli avrebbe bloccato la linea di credito, e per aver ricevuto una cartella di pagamento (ma forse anche più) di Equitalia per un importo di oltre 400 mila euro. Questi i motivi che sarebbero alla base del suicidio di un imprenditore di origini francesi trapianto a Lamezia Terme. «Perdonatemi». Questa la frase scritta su un biglietto che un imprenditore di 60 anni ha lasciato vicino al suo corpo prima di suicidarsi. 

L’uomo infatti è stato trovato impiccato ieri pomeriggio intorno alle 16 in un magazzino della sua ditta di impianti elettrici in via dei Bizantini, a sud della città. Secondo quanto si è appreso è stato un parente a fare la tragica scoperta. E quando sul posto è giunta l’ambulanza del 118 partita dall’ospedale di Lamezia Terme e una volante del commissariato di Lamezia, per Louis Conetta, questo il nome dell’imprenditore, non c’era più nulla da fare. Ha messo la parola fine alla sua vita dedicata al lavoro lasciando la moglie e tre figli. L’imprenditore era nato in Francia ma da molti anni viveva e lavorava a Lamezia. 

In città era conosciuto soprattutto per il suo attaccamento al lavoro. Quell’attività professionale che da molti anni svolgeva a Lamezia ma che negli ultimi tempi gli avrebbe causato problemi economici che alla fine lo hanno portato a togliersi la vita. Quei problemi economici che si sarebbero poi ulteriormente aggravati da qualche settimana dopo il ricevimento di cartelle esattoriali di Equitalia e che lo avrebbero portato alla disperazione al punto tale di decidere di farla finita. La notizia della tragedia è circolata presto in città e in un primo momento non erano ancora chiari i motivi alla base del suicidio. Il movente poi è stato chiarito nel tardo pomeriggio di ieri.

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