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Non mancano le proteste di commercianti e residenti penalizzati dalla quarta edizione del presepe vivente nella città dei Sassi.

Il divieto di accesso al transito delle autovetture ha messo a dura prova la pazienza di alcuni residenti che si sono visti negare l’accesso nei pressi delle loro abitazioni anche per le normali operazioni di carico e scarico.

“Al ritorno di una breve vacanza romana afferma Luigi Esposito residente dei Sassi sono stato bloccato al varco di via Bruno Buozzi dai vigili urbani che avevano disposizioni di non far transitare nessuna autovettura comprese quelle dei residenti muniti di pass. A nulla è valso continua Esposito di far capire che avevo una macchina pieno di bagagli da scaricare e che nessuna soluzione era possibile se non quella di una breve sosta nei pressi della mia abitazione. Vista l’impossibilità e l’assenza di disposizioni in merito, sono stato costretto a portare a mano i bagagli per oltre cento metri. L’amarezza più grossa è stata quella di aver scoperto che lungo la strada vi erano pochissimi visitatori e che l’ingresso con la mia autovettura non avrebbe compromesso la riuscita dell’evento.

La cosa più assurda l’impossibilità di parenti e amici di potersi recare a far visita ad un residente se non prima di aver acquistato un biglietto di ingresso al presepe. Ancora una volta conclude Esposito la macchina organizzativa della città candidata a capitale Europea della Cultura ha lasciato l’amaro in bocca ad un cittadino che ama la città dei Sassi”. Ma le lamentele non si fanno attendere e anche i commercianti si sono sentiti “barricati” nelle loro attività commerciali.

In via San Biagio dove inizia il percorso transennato ha penalizzato i commercianti. I visitatori hanno fatto da barriera ai negozi impedendo la visuale di vetrine.

“L’amministrazione comunale afferma un commerciante che preferisce l’anonimato avrebbe fatto bene a fare in modo che anche le attività di via San Biagio avessero beneficiato dall’afflusso di migliaia di visitatori anziché canalizzarli da piazza Vittorio Veneto penalizzando i commercianti”.

m.f.

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