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PISTICCI – «Caro Di Trani, il Pd non è una porta girevole in cui sceglie di entrare a seconda che sia tu o meno il candidato di turno». Non le manda a dire, questa volta, il segretario cittadin, Rocco Negro, che risponde a tono ad alcuni giorni dalla richiesta del sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, di commissariare la sezione cittadina del partito.

Un commissarimento richiesto perché, a suo dire, il Pd locale “utilizza atteggiamenti strumentali, ridicoli e affermazioni palesemente false per screditare la mia Amministrazione”. Dopo aver fatto un plauso all’operato del segretario regionale, Antonio Luongo, e del segretario provinciale, Pasquale Bellitti, «per come hanno gestito la fase politica che ha preceduto l’elezione del futuro consiglio provinciale e del prossimo presidente», Negro replica a Di Trani, il quale: «Pur con i tanti impegni e, soprattutto, i problemi che affliggono la comunità pisticcese, trova puntualmente il tempo di dedicarsi alla redazione di comunicati stampa offensivi e violenti, per replicare prima ad un nostro manifesto. Secondo Di Trani –fa notare Negro- la  sezione del Pd di Pisticci-Marconia è una forza marginale nello scenario politico pisticcese.

Vorrei ricordare a Di Trani che ha vinto le elezioni candidandosi contro il Pd, che il Pd dal primo giorno successivo al ballottaggio sta all’opposizione per volontà dei pisticcesi. Così come è utile ricordagli che di questa amministrazione il Pd non ne condivideva, all’epoca e ora, il  programma, ma sopratutto si batte contro la sua idea di governo che riteniamo dannosa e deleteria per il paese.

Caro sindaco dovresti ricordarti di governare, ammesso che tu ci riesca, provando a dare le giuste  risposte ai cittadini che finora hai tassato in maniera indiscriminata».

Il segretario cittadino del Pd si dice sorpreso della reazione di Di Trani alla sua mancata candidatura «perché non riusciamo a capire come mai il leader, nonché fondatore di una lista civica nata contro il Pd, possa chiedere il commissariamento della sezione locale del Pd, sebbene ancora una volta – così come lui stesso afferma nel comunicato – abbia tentato di riprodurre a livello provinciale lo schema pisticcese- questa volta abortito sul nascere – cioè di candidarsi contro il Pd, dopo che sia il segretario regionale che quello provinciale hanno offerto la sintesi unitaria al partito. Di Trani, invece, continua ad usare il Pd come una porta girevole in cui sceglie di entrare a seconda che sia lui o meno il candidato di turno. Di Trani –prosegue Negro- ricorda quei ragazzini egoisti e capricciosi, che per il semplice fatto di essere possessori del pallone volevano decidere sia i compagni di squadra che gli avversari delle squadre in campo dietro la ‘minaccia’ di portare via la palla. Credo –conclude il segretario pisticcese del Pd- si sia giunti al punto di non ritorno; il sindaco ha perso la buona occasione e visto che ha manifestato una certa confidenza con il termine, “commissariamento”, evidentemente è già consapevole di quale sarà la sorte che i cittadini riserveranno a lui e alla sua maggioranza».

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