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POTENZA – C’è chi addirittura “scomoda” Winston Churchill per smussare gli angoli appuntiti 290771dell’intervista a Di Consoli (in foto). Sul web naturalmente. E lo fa Savino italiano uno dei “giovani” di Vito De Filippo alla Regione che cita il famoso statista britannico: «Da nessuna singola qualità, da nessun singolo processo, da nessun singolo paese, da nessuna singola rotta e da nessun singolo campo dobbiamo dipendere. Ma è dall’insieme che riusciremo a superare l’ostacolo», e quindi sentenzia: «Mi è sembrata una grande lezione, da cui apprendere ed andare oltre la singola “provocazione” di Di Consoli».
Un distinguo a cui per rimanere nel campo delle citazioni si può rispondere con Oscar Wilde: «Nel bene o nel male, l’importante è che se ne parli». Ed è quello che sta esattamente avvenendo su internet e in particolare sulle bacheche di Facebook: se ne parla. Si commenta, si analizza.
L’intervista del direttore Leporace allo scrittore lucano Andrea Di Consoli ha l’indubbio merito di aver generato una “scintilla” che ha preso fuoco e ha alimentato un dibattito in “rete” che prosegue e che appassiona. Un caso più unico che raro per la Basilicata che spesso soffre di una patologica “afasia”. Non che la classe politica e dirigente stia facendo la fila per entrare nel merito della questione o per commentare. Poche e rare eccezioni escluse. Ma non c’è dubbio che di spunti dal web ne arrivano davvero tanti. Senza contare che a un conto piuttosto approssimativo l’intervista è stata “linkata” su oltre 150 bacheche del social network più diffuso nel Paese.
Per tornare alle analisi e agli spunti più commentati e alle posizione più nette c’è senz’altro da segnalare quanto scrive “Astronik”, al secolo Antonio Nicastro: «Di Consoli è un bravissimo scrittore che fa onore alla Basilicata, quando s’avventura in analisi politiche però in certi frangenti non mi piace perchè si contraddice e non sono riuscito a capire qual’è il suo “reale” rapporto con gli uomini del Pd (…) Comunque l’intervista di Leporace mi è molto piaciuta perchè ha spaziato in lungo e in largo le tematiche che spesso dibattiamo su Fb». Con il distinguo critico e colorito: «Mi fa incazzare quando si scaglia contro don Marcello Cozzi, io di Libera sono un associato e non condido questa strana crociata contro don Marcello». Un altro commento da segnalare è quello di Giampiero D’Eclessis: «L’intervista è molto interessante con spunti e elementi di riflessione utili. Alla domanda, contenuta nel titolo dell’intervista, Di Consoli risponde spiegando che aveva bisogno di un periodo di disintossicazione, di “.purificarmi. Il malgoverno lucano e le tante ingiustizie mi stavano ossessionando, la rabbia e il disprezzo mi stavano soperchiando.” mostrando tutta una serie di sentimenti nei quali io, povero grafomane ignorante, mi sono specchiato riconoscendoli come i miei, così come mi sono riconosciuto in quel disprezzo un po’ da intellettuale (nel mio caso, ovviamente, da intellettualoide) per i capipopolo e il consenso a tutti i costi».
In ogni caso ce ne è per tutti i gusti. Ma come già detto, l’importante è che ne parli.

Salvatore Santoro

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