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POTENZA – Se ne riparlerà ad aprile quando sul banco dei testimoni salirà l’ex capo della Squadra mobile di Potenza Barbara Strappato. Poi sarà il turno di Gildo Claps e Federica Sciarelli.

C’è anche la conduttrice di Chi l’ha visto? tra i testi ammessi ieri mattina al termine della prima udienza del dibattimento nel processo al sacerdote e vicepresidente di Libera, nomi e numeri contro le mafie Don Marcello Cozzi.

Al centro dell’accusa di diffamazione a mezzo stampa c’è il discorso pronunciato il 12 settembre del 2010 sui gradini dell’ingresso laterale della Trinità nel primo anniversario dell’omicidio di Elisa Claps dopo il ritrovamento del corpo.

A proporre querela sono stati l’ex pm Felicia Genovese, che nel 1993 aveva condotto le prime indagini sul caso della studentessa “scomparsa”, assieme a suo marito Michele Cannizzaro, medico, imprenditore ed ex direttore generale del San Carlo.

Ieri entrambi si sono costituiti parte civile davanti al giudice Gerardina Romaniello.

Nel suo discorso “incriminato” Don Cozzi era tornato a chiedere «verità e giustizia» sul giallo di Potenza ben oltre il ruolo di Danilo Restivo, condannato ad aprile in appello a 30 anni per omicidio.

Perciò aveva domandato ancora una volta di fronte a centinaia di persone il perché della mancata perquisizione di casa Restivo il giorno dopo la “scomparsa” appellandosi al Csm per questo e per i «contatti telefonici» che sarebbero intercorsi «non poche volte negli ultimi anni» tra il marito e alcuni uomini della ‘ndrangheta.

Per gli inquirenti della procura di Salerno che molto tempo prima avevano già analizzato quei contatti, cercando inutilmente riscontri alle accuse – poi smentite – di un ex pentito, in realtà non si sarebbe trattato di nulla di significativo. Di qui la denuncia dei coniugi Cannizzaro e a febbraio il rinvio a giudizio di Don Cozzi.

Ieri in aula le testimonianze della giornalista Federica Sciarelli e di Gildo Claps sono state chieste e ottenute dalla difesa del sacerdote, che assieme all’accusa ha poi indicato l’ex capo della Squadra mobile di Potenza Barbara Strappato, il primo dei testi che verrà ascoltato dal Tribunale.

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