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«TRA un po’ avrete un nuovo vescovo». Lo ha annunciato Papa Francesco a Roma all’udienza riservata alla diocesi di Cassano, ricevuta questa mattina in Vaticano dopo la visita che il Pontefice fece lo scorso 21 giugno. Il vescovo di Cassano è monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei che dopo la sua nomina chiese, ed ottenne, di mantenere l’impegno in quella che è la più piccola diocesi della Calabria. Ma essere spesso a Roma è evidentemente logorante e, così come era nell’aria, Papa Bergoglio ha oggi annunciato che presto la diocesi avrà un nuovo vescovo. 

 

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LE FOTO DEL PAPA COI FEDELI CALABRESI IN UDIENZA

«Ringrazio monsignor Galantino per le parole che mi ha rivolto. E ringrazio voi per averlo lasciato a disposizione della Conferenza episcopale l’anno scorso. Grazie tante! Grazie di cuore. Ma povero uomo – ha osservato Francesco – durante quest’anno andava e veniva, andava e veniva… Credo sia il momento di pensare a darvi un altro Pastore». Al che i pellegrini di Cassano hanno risposto: «No». «Ma forse – ha aggiunto il Papa – voi gli farete una grande statua, lo ricorderete…». 

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Quella di oggi è stata comunque una mattinata in cui il Papa ha ribadito concetti espressi proprio durante quella visita a Cassano, in particolare contro i mafiosi: «Cari fratelli e sorelle di Cassano, la bellezza della vostra terra è un dono di Dio e un patrimonio da conservare e tramandare in tutto il suo splendore alle future generazioni – ha affermato il Pontefice – pertanto occorre l’impegno coraggioso di tutti, ad iniziare dalle Istituzioni, affinché essa non sia sfregiata in maniera irreparabile da interessi meschini». 

 «I gesti esteriori di religiosità non bastano per accreditare come credenti quanti – ha detto Francesco – con la cattiveria e l’arroganza tipica dei malavitosi, fanno dell’illegalità il loro stile di vita. Non si può dirsi cristiani e violare la dignità delle persone; quanti appartengono alla comunità cristiana non possono programmare e consumare atti di violenza contro gli altri e contro l’ambiente. I gesti esteriori di religiosità non accompagnati da vera e pubblica conversione non bastano per considerarsi in comunione con Cristo e la sua Chiesa».

«Vorrei riaffermare un pensiero che vi ho suggerito durante la mia visita – ha aggiunto ancora il Papa – chi ama Gesù, chi ne ascolta e accoglie la Parola e chi vive in maniera sincera la risposta alla chiamata del Signore non può in nessun modo darsi alle opere del male».

 

IL SALUTO DI MONS. GALANTINO – Nel suo intervento, il vescovo monsignore Nunzio Galantino ha ricordato la visita del Papa in Calabria: «Gesti e parole che – ha detto – non solo conserviamo nel cuore, ma che dal 21 Giugno dello scorso anno costituiscono costante punto di riferimento e richiamo per tutti noi. Quel giorno, con un occhio attento alla nostra bella ma anche maltrattata terra di Calabria e con affetto di padre. Quel 21 Giugno lei ha trovato ed usato parole di condanna senza riserve per comportamenti di sopraffazione e per scelte sistematiche di illegalità. La chiarezza di quella condanna, Santità – ha detto ancora il vescovo di Cassano – non ha attraversato solo la nostra terra».

 

LE TESTIMONIANZE DEI FEDELI – Un inno di gioia, un boato ed una canzone che intonava “Papa Francesco tra noi”, ha accompagnato l’ingresso del Santo Padre nell’aula Paolo VI in Vaticano. In attesa settemila fedeli giunti dalla diocesi di Cassano All’Ionio. Tonino di Cassano All’Ionio ci ha spiegato di aver provato: «Un’emozione indescrivibile all’entrata del Papa. Torno a casa con una certa serenità, quasi come se il Papa ci avesse tutti rassicurati della sua amorevole protezione. Dispiace solo che il nostro Vescovo ci lascerà presto. E’ grazie a mons. Galantino – ha spiegato – che abbiamo potuto vivere due momenti importantissimi per la nostra comunità». 

Tra i tanti fedeli anche tanti giovani, come Francesca, 17 anni appena: «Un’altra emozione indescrivibile – ci ha raccontato – noi giovani speriamo grazie a papa Francesco. Dispiace solo che il Papa abbia annunciato il saluto imminente del nostro vescovo Galantino. Spero non vada via, e a lui che dobbiamo dire grazie dell’affetto del Papa». Mario, altro giovane 18enne di Cassano ci racconta di una voglia nuova di adoperarsi per la sua città: «Papa Francesco ci ha detto di impegnarci e credere nel nostro territorio. Un messaggio che porterò anche ai miei compagni che non sono riusciti a venire. E’ stato un bel momento, mi sono sentito parte di un’unica grande famiglia».

(Hanno collaborato Veronica Iannicelli e Pasquale Golia)

 

 

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