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PAOLA – Preso a martellate per un controllo su una cartella esattoriale. A Paola succede anche questo ai dipendenti di Equitalia alle prese con il problema delle verifiche su cartelle non pagate. Stavolta a farne le spese sono due dipendenti che ieri mattina hanno bussato alla porta di un uomo con il preciso scopo di notificare il mancato pagamento di una cartella piuttosto salata. 

Ecco che partono le minacce, l’uomo, per nulla contento di aver rivevuto una visita così “sconveniente”, tenta l’approccio aggressivo per scacciare i due addetti prima semplicemente minacciando verbalmente i due e poi brandendo un martello per utilizzarlo come clava. Uno dei due esattori è stato colpito ripetutamente alla gamba e ad un braccio, riportando ferite guaribili in pochi giorni. Questo perché fortunatamente l’uomo in questione ha utilizzato la parte in legno per “battere” il malcapitato dipendente che ha sporto regolare denuncia.

Insomma, neanche i dipendenti dell’ufficio paolano di Equitalia adesso riescono a dormire sonni tranquilli. Lo sa bene Francesco Rovere, membro della segreteria nazionale dell’Ugl esattoriale, che sottolinea lo stato di tensione sempre più forte che si registra su tutto il territorio. Intanto, qualche giorno fa gli uffici di Equitalia e i sindacati hanno chiesto un incontro con il prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, per informarlo sulla delicatissima situazione che vivono i dipendenti esattoriali. «Noi serviano lo Stato – dice Rovere – e lo facciamo nonostante i rischi che stiamo correndo. Questa situazione, d’altronde, è figlia di una continua campagna denigratoria che continua a colpirci non solo dal punto di vista psicologico. Parleremo anche di questo con Cannizzaro».

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