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CATANZARO – Lo scempio di Alli è roba vecchia; che affonda le radici nel tempo; così, come le responsabilità annidate nell’Ufficio del commissario per l’Emergenza ambientale.  Dove, nulla sarebbe stato fatto per porre fine alla devastazione ambientale ed economica andata avanti per anni. 

Questo il sostituto procuratore, Carlo Villani, lo sa bene. Tanto che, dopo aver messo sotto accusa gli imprenditori che si sono succeduti nella gestione della discarica di località Cuturelle, a Catanzaro, l’assessore all’Ambiente, Franco Pugliano, e il commissario Graziano Melandri che, insieme al suo pool, si è dimesso a novembre proprio alla luce dell’inchiesta della Procura, il magistrato è andato a ritroso nel tempo, travolgendo anche l’Ufficio del commissario in carica tra il 2006 e il 2008. E, affiancandosi alla collega Alessia Miele nella titolarità di un fascicolo aperto all’epoca dei fatti, insieme a quest’ultima lo ha portato al traguardo, emettendo un avviso di chiusura delle indagini a carico non solo degli imprenditori, ma anche di ex funzionari dell’Ufficio del commissario. In tutto nove avvisi di conclusione delle indagini.

Sull’edizione cartacea di oggi del “Quotidiano”, il servizio completo con i nomi degli indagati a cura di Stefania Papaleo. 

 

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