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di ANTONELLA GIACUMMO
POTENZA – «Può succedere che qualcuno torni a casa insoddisfatto, lo mettiamo in conto. Qui ad Aliano arrivano ogni anno 12.000 turisti, siamo il comune lucano più visitato dopo Matera. E può succedere che accada qualche inconveniente, però davvero sembrano essere capitate tutte a lui».
Il sindaco Luigi De Lorenzo risponde così alla lettera che abbiamo pubblicato sul Quotidiano della Basilicata di ieri a nome di Stefano Turlione. E’ lui il turista insoddisfatto, quello che arriva – con grande difficoltà – in un’Aliano di cui ha letto sui libri. Va alla ricerca dei luoghi simbolo, ma si sente male accolto all’ingresso del Parco Letterario e poi dal resto del paese.
«La lettera – dice il sindaco – io l’ho letta e riletta più volte. Ho allora chiamato tutti quelli che vengono chiamati in causa dal signor Turlione: ma nessuno si ricorda di questo turista del Ferragosto. Non se ne ricordano in biglietteria (dalle 18 in poi sono una persona di Aliano è entrata nel Parco letterario) e non se ne ricorda affatto Don Pierino. Le dirò di più: don Pierino alle 18 non era neppure ad Aliano, c’era la processione ad Alianello, quindi lui dalle 17.30 in poi non era neppure nei luoghi indicati dal turista. E dico questo non perché le critiche mi diano fastidio, al contrario. Le critiche, le sollecitazioni alla fine ci fanno crescere ulteriormente, quando ci segnalano qualcosa che non va siamo pronti a intervenire. Ma in questo caso, fatte tutte le dovute verifiche, non so quanto ci sia di vero in quelle parole».
E così il sindaco lancia la sua provocazione: «Invito il signor Turlione a venire nuovamente ad Aliano. E siccome racconta come un incubo anche in viaggio verso il mio comune, sono disposto ad andarlo a prendere personalmente in macchina a Potenza. E sono anche disposto a scrivere sotto il cartello che indica l’ingresso ad Aliano “il comune che non ospita le persone che vengono sole”. Ritorni ad Aliano, venga a vedere il Museo contadino, la Casa di Levi, il Fosso del Bersagliere. Qui ci sono persone che quasi volontariamente lavorano nel Parco letterario e lo fanno anche nel giorno di Ferragosto, sempre con grande dedizione. Ma un inconveniente può capitare: io stesso sono stato in visita alla Casa natale di Leopardi, mancava una mezzoretta alla chiusura e non mi hanno fatto entrare. Può accadere che ci sia qualche problema. Ma noi siamo disposti a rimediare. Torni ad Aliano e, le ripeto, mi contatti (il mio numero ce l’hanno tutti): vengo a prenderla a Potenza. Anche se – a voler essere precisi – non è davvero così complicato raggiungere questo comune. Ma capisco anche che se uno si avvia alle due del pomeriggio del giorno di Ferragosto (e quel giorno faceva veramente caldo) può capitare di perdersi per strada. E meno male che ha trovato un provvidenziale pastore ad aiutarlo!».
a.giacummo@luedi.it

POTENZA – «Può succedere che qualcuno torni a casa insoddisfatto, lo mettiamo in conto. Qui ad Aliano arrivano ogni anno 12.000 turisti, siamo il comune lucano più visitato dopo Matera. E può succedere che accada qualche inconveniente, però davvero sembrano essere capitate tutte a lui».Il sindaco Luigi De Lorenzo risponde così alla lettera che abbiamo pubblicato sul Quotidiano della Basilicata di ieri a nome di Stefano Turlione. 

 

E’ lui il turista insoddisfatto, quello che arriva – con grande difficoltà – in un’Aliano di cui ha letto sui libri. Va alla ricerca dei luoghi simbolo, ma si sente male accolto all’ingresso del Parco Letterario e poi dal resto del paese.

«La lettera – dice il sindaco – io l’ho letta e riletta più volte. Ho allora chiamato tutti quelli che vengono chiamati in causa dal signor Turlione: ma nessuno si ricorda di questo turista del Ferragosto. Non se ne ricordano in biglietteria (dalle 18 in poi sono una persona di Aliano è entrata nel Parco letterario) e non se ne ricorda affatto Don Pierino. Le dirò di più: don Pierino alle 18 non era neppure ad Aliano, c’era la processione ad Alianello, quindi lui dalle 17.30 in poi non era neppure nei luoghi indicati dal turista. E dico questo non perché le critiche mi diano fastidio, al contrario. Le critiche, le sollecitazioni alla fine ci fanno crescere ulteriormente, quando ci segnalano qualcosa che non va siamo pronti a intervenire. 

Ma in questo caso, fatte tutte le dovute verifiche, non so quanto ci sia di vero in quelle parole».E così il sindaco lancia la sua provocazione: «Invito il signor Turlione a venire nuovamente ad Aliano. E siccome racconta come un incubo anche in viaggio verso il mio comune, sono disposto ad andarlo a prendere personalmente in macchina a Potenza. E sono anche disposto a scrivere sotto il cartello che indica l’ingresso ad Aliano “il comune che non ospita le persone che vengono sole”. Ritorni ad Aliano, venga a vedere il Museo contadino, la Casa di Levi, il Fosso del Bersagliere. 

Qui ci sono persone che quasi volontariamente lavorano nel Parco letterario e lo fanno anche nel giorno di Ferragosto, sempre con grande dedizione. Ma un inconveniente può capitare: io stesso sono stato in visita alla Casa natale di Leopardi, mancava una mezzoretta alla chiusura e non mi hanno fatto entrare. 

Può accadere che ci sia qualche problema. Ma noi siamo disposti a rimediare. Torni ad Aliano e, le ripeto, mi contatti (il mio numero ce l’hanno tutti): vengo a prenderla a Potenza. Anche se – a voler essere precisi – non è davvero così complicato raggiungere questo comune. Ma capisco anche che se uno si avvia alle due del pomeriggio del giorno di Ferragosto (e quel giorno faceva veramente caldo) può capitare di perdersi per strada. E meno male che ha trovato un provvidenziale pastore ad aiutarlo!».

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