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E’ CON grandissima visibilità che il Corriere della Sera, con una delle firme di punta della cronaca giudiziaria, Fiorenza Sarzanini, dà conto dell’inchiesta su Banca Etruria: i vertici dell’istituto (l’ex presidente Lorenzo Rosi e il manager Luciano Nataloni) sono indagati per il dissesto, l’accusa dei pm è “omessa comunicazione di conflitti d’interesse”. “Sarà la Procura di Arezzo – si legge nell’articolo – a verificare l’operato degli amministratori di Banca Etruria nella gestione delle obbligazioni subordinate. L’inchiesta sarà formalmente avviata lunedì mattina dal procuratore Roberto Rossi, già titolare del vecchio fascicolo per ostacolo agli organi di Vigilanza. Non solo. Da qualche settimana il magistrato ha delegato la Guardia di Finanza a svolgere accertamenti per individuare le responsabilità del «buco» da oltre tre miliardi di euro che ha portato l’istituto di credito al collasso. Gli ispettori di Bankitalia hanno infatti scoperto come tra il 2013 e il 2014 – quando i conti erano già in rosso – siano stati spesi 15 milioni di euro per i consulenti esterni e 14 milioni per i compensi di consiglieri e sindaci, oltre a una serie di operazioni sulle quali bisognerà fare chiarezza.Sarà la Procura di Arezzo a verificare l’operato degli amministratori di Banca Etruria nella gestione delle obbligazioni subordinate. L’inchiesta sarà formalmente avviata lunedì mattina dal procuratore Roberto Rossi, già titolare del vecchio fascicolo per ostacolo agli organi di Vigilanza. Non solo. Da qualche settimana il magistrato ha delegato la Guardia di Finanza a svolgere accertamenti per individuare le responsabilità del «buco» da oltre tre miliardi di euro che ha portato l’istituto di credito al collasso. Gli ispettori di Bankitalia hanno infatti scoperto come tra il 2013 e il 2014 – quando i conti erano già in rosso – siano stati spesi 15 milioni di euro per i consulenti esterni e 14 milioni per i compensi di consiglieri e sindaci, oltre a una serie di operazioni sulle quali bisognerà fare chiarezza”.
Gli altri quotidiani affrontano il caso dal punto di vista politico: Repubblica apre sulla sfiducia del ministro Boschi (il padre è stato negli anni passati ai vertici della banca aretina fonadta nel 1882 e inserita nel decreto salvabanche assieme ad altre tre) richiesta dal Movimento 5 Stelle. Scelta diversa per la Stampa, che per il suo titolo d’apertura torna sui migranti e sull’avvertimento dell’Ue all’Italia: “Impronte anche con la forza. Bruxelles critica il ritardo nell’apertura dei centri d’identificazione: ‘Operativo solo uno su sei’. Obama e la lotta all’Isis: ‘Roma sta facendo di più, gli alleati la seguano'”. Le due testate riportano anche la notizia dei tre filoni d’inchiesta su Banca Etruria ma in breve e a fondo pagina (la prima in un trafiletto, la seconda in taglio basso).
Molti giornali associano le notizie che riguardano due storici marchi italiani come Pininfarina (che passa al gruppo indiano Mahindra e vede il proprio titolo crollare il Borsa del 68%) e Alfa Romeo (che secondo l’ad di Fca Sergio Marchionne potrebbe tornare in Formula Uno). 
Sulle prime pagine anche i sorteggi Champions, con la Juventus che dovrà vedersela col Bayern e la Roma col Real Madrid. 

e.furia@luedi.it

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