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NOVA SIRI – Un assestamento di bilancio con troppi ed importanti elementi di incertezza.

E’ la denuncia dei consiglieri comunali d’opposizione Tonino Acinapura, Maria Pina Pugliese (Progetto Nova Siri), Tommaso Simonetti e Teresa Di Lorenzo (Civica civica), che lunedì scorso hanno presentato in apertura di consiglio comunale (convocato alle ore 14 con un solo “spettatore”), una pregiudiziale scritta, eccependo una serie di irregolarità preliminari, tali da giustificare la richiesta di sospensione e ritiro del punto dall’odg.

Ostacolo puntualmente aggirato dalla maggioranza di centrosinistra, che ha ritenuto opportuno non prenderne atto e votarsi da sola l’assestamento.

«Eppure -spiega Acinapura, che nei giorni precedenti aveva presentato una serie di atti di contestazione, compresa un’articolata interpellanza a risposta scritta- il documento finanziario non si regge su capacità gestionali, praticamente inesistenti, bensì su di un regalo della Regione, alla quale questa maggioranza si fregia di essere “organica”, di circa 1,2 milioni di euro in tre anni e su di un accertamento per Ici evasa del 2010, pari a circa 398mila euro, il cui aleatorio importo è iscritto da loro stessi per il 60% nel Fondo di dubbia esigibilità. Quindi -prosegue Acinapura- l’equilibrio finanziario di questo Comune è praticamente costruito sulle sabbie mobili.

A ciò si aggiunga, il mancato rispetto del Piano di riequilibrio (per evitare il dissesto finanziario ndr), che prevede l’alienazione del patrimonio comunale, finalizzata al recupero di 556mila euro; tutto è, ovviamente, rimasto sulla carta. Dulcis in fundo, c’è l’aumento della spesa corrente sul bilancio previsionale 2014. Elementi da noi evidenziati in assise, oltre a quelli contenuti nella pregiudiziale, che hanno comportato solo la sospensione della seduta per due volte, ma senza esiti apprezzabili, perchè si è proceduto all’aprovazione a maggioranza, nonostante i nostri rilievi anche su refusi ed irregolarità formali».

Sembrerebbe un pasticcio, insomma, che rischia di compromettere ancora una volta la tenuta finanziaria dell’ente, già disastrato da una serie di peccati anche del passato.

Sullo sfondo c’è il mancato rispetto degli step previsti dal Piano di riequilibrio, varato per evitare il dissesto, in quanto alla data di settembre, come da relazione del revisore, l’ente non ha ripianato entro il termine della prima annualità (31 dicembre 2014) nemmeno la prima rata del disavanzo di cassa risultante dal Piano stesso. «Eppure -commenta Acinapura- l’evidente miglioramento della condizione economico-finanziaria dell’Ente -dovuta proprio ai primi risultati prodotti dalle misure draconiane (maggiori incassi per l’aumento di tasse e tributi, tagli a spese e servizi ) previste dallo stesso strumento di riequilibrio– avrebbe consentito in modo agevole e concreto di osservare il Piano. Oggi l’Amministrazione comunale di Nova Siri, per come sta operando, (spesa ingiustificata dei maggiori incassi ottenuti dall’aumento della pressione tributaria  prevista nel Piano per il preciso ed unico scopo del risanamento e non per un incontrollato aumento della spesa corrente) -conclude Acinapura-pone nel nulla  le stesse ragioni del Piano di riequilibrio ed il copioso sacrificio a cui sono stati chiamati a contribuire con una rigorosa politica fiscale i cittadini e le stesse attività economiche del territorio». Il tutto con un debito da ripianare di 3.435.688,39 euro.

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