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POLICORO – Salvata da morte certa per annegamento.

E’ accaduto domenica scorsa, ma la notizia si è diffusa solo ieri; la protagonista è una donna marocchina, E. M. K., che ha rischiato di annegare nella zona idrovora di Policoro. La notizia arriva direttamente da Vincenzo Pastore, che con i suoi volontari ha pattugliato la costa jonica, nel perimetro di Policoro e dintorni, per tutta la stagione estiva nell’attività di salvamento a mare di natanti e bagnanti, meglio conosciuta come i “Collettivi di salvataggio”.

«Alle 13 –spiega- arriva una chiamata di richiesta di intervento, la più rapida possibile. Così parte la dislocazione delle telefonate sia al gruppo acqua (moto d’acqua attrezzata rescue), che con il mezzo terrestre, fuoristrada, con tutta l’attrezzatura per un soccorso di tipo codice rosso (ossigeno medicale, defibrillatore). Lo scenario e il punto non sono chiari, ma la zona sì, via Mascagni, punto più ostile da raggiungere via terra; quindi la prima difficoltà è assistere il 118, che non può raggiungere con l’attrezzatura sanitaria il punto esatto. Individuato il luogo, arriva in circa 5 minuti dalla chiamata il fuoristrada con a bordo il sottoscritto che, notando la ragazza di 28 anni in condizioni critiche, mi precipito a fare una valutazione delle condizioni vitali. Noto una signora che stava già gestendo l’operazione, presentandomi mi rendo conto che è una dottoressa (Maria Pia Ruggieri ndr); metto a disposizione le attrezzature in dotazione alla Motonautica lucana e fortunatamente dopo qualche minuto la ragazza inizia a prendere colore, segno che la circolazione cominciava a distribuire ossigeno alle parti vitali dopo un breve arresto cardiocircolatorio dovuto alla mancanza di aria nei polmoni. Arriva il 118 a piedi sulla spiaggia: l’ossigeno dato in quella tempistica ha fatto la differenza; la ragazza ha ripreso coscienza e controllo e per i sanitari risultava una ossigenazione del sangue regolare e, dunque, fuori pericolo, anche se c’è stato bisogno di trasportarla in ambulanza per raggiungere l’ospedale per tenerla sotto osservazione. Posizionata sul fuoristrada dopo averla stabilizzata, abbiamo raggiunto l’ambulanza del 118, mantenendo sotto controllo sia l’ossigenazione che l’eventuale arresto cardiaco; essa non era ancora del tutto fuori pericolo. Solo camminando con il mezzo di soccorso ci siamo accorti di quanto tempo abbiamo ottimizzato. Ringrazio i lidi di Policoro per il contributo economico concesso e la grande collaborazione con gli operatori sanitari».

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