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MAMMOLA (RC) – Voleva gettarsi da un viadotto della strada statale 682, nel territorio di Mammola (Reggio Calabria). Un tentativo di suicidio scaturito da una lite familiare per motivi personali. Ma dopo una lunga trattativa con carabinieri e polizia, la donna ha desistito ed è stata tratta in salvo.

La 41enne aveva scavalcato il guardrail del viadotto, minacciando di gettarsi nel vuoto, da un’altezza di circa 50 metri. Sono stati due dipendenti dell’Anas a segnalare tutto al 112, facendo intervenire sul posto i carabinieri delle Stazioni di Mammola e Grotteria, con i colleghi della Compagnia di Roccella Jonica, oltre al personale del Commissariato di Siderno. 

I militari hanno avvicinato la donna, che, in evidente stato di agitazione e confusione, si era nel frattempo seduta sul ciglio della strada, senza alcuna protezione. I militari hanno intrapreso una lunga “trattativa” con la donna, cercando di instaurare un rapporto di fiducia, che potesse convincere la stessa a desistere dal suo intento. Il fitto dialogo, durato oltre un’ora, alla fine, ha sortito l’effetto sperato; infatti, la donna, evidentemente rassicurata e tranquillizzata, rivolgendosi ai militari, si è fatta aiutare per scavalcare il guardrail e rientrare sulla strada, ove è stata soccorsa e riaccompagnata presso la sua abitazione.

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