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DONNICI – Si attendono i risultati ufficiali dell’autopsia sul corpo di Patrizia Schettino, l’insegnante di pianoforte trovata morta in casa a Timpone degli Ulivi negli scorsi giorni, ma i segni individuati sul collo della donna potrebbero lascere presumere un possibile omicidio per strangolamento. La donna è stata trovata morta mercoledì pomeriggio nella sua nuova casa di Timpone degli Ulivi, a Donnici. 

La procura, sentiti gli investigatori della Squadra Mobile, ha inteso vederci chiaro sull’intera vicenda, disponendo l’esame autoptico che si è svolto venerdì prima di Pasqua per risalire alle precise cause del decesso, mentre ha iscritto, ma per il momento solo come dovere d’ufficio, una persona nel registro degli indagati. 

Tutto, fino a poche ore prima, faceva pensare a un semplice malore. Si parlava di attacco cardiaco e il caso sembrava destinato a essere chiuso. Poi i primi sospetti, successivi all’ispezione del cadavere presso l’obitorio dell’ospedale civile dell’Annunziata. Alcuni segni sul corpo non hanno convinto gli investigatori. Da qui la decisione di sequestrare la salma e procedere con l’autopsia.

La donna è morta intorno alle 16, all’interno dell’abitazione di Timpone degli Ulivi, dove insieme al marito e ai due figli si era trasferita da una ventina di giorni. Il cadavere era sulle scale e a lanciare l’allarme sarebbe stato uno dei due figli. Sul posto, insieme ai sanitari del 118, sono giunti anche gli agenti della Squadra Mobile, che hanno effettuato i rilievi del caso per poi scortare l’auto con dentro la bara della donna fino all’obitorio. 

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