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PARLAVO qualche giorno fa con un amico che, dopo qualche mese vissuto dall’estero, è ritornato qui a Potenza. Ci confrontavamo sul fatto che siamo ormai abituati solo a vedere il peggio, pronti solo a lamentarci di quanto abbiamo. E diamo tutto talmente per scontato che non riusciamo a vedere quanto di buono c’è nella nostra vita di tutti i giorni in questo Paese e in questa città.

La scuola è una di quelle cose. La scuola pubblica, quella che consente a tutti, anche a quelli che partono da una condizione di svantaggio, di arrivare ad acquisire competenze alte. Non dovremmo darla per scontata la scuola. Dovremmo piuttosto fare di tutto per migliorala, dovremmo arrabbiarci davvero quando vanno a tagliare proprio i fondi destinati alle scuole. Sono i nostri figli che frequentano quelle scuole ed è dalle loro competenze che dipende anche la nostra capacità di affrontare il futuro.

Per questo motivo un furto perpetrato ai danni di una scuola è un crimine particolarmente odioso. Perchè colpisce una collettività. Toglie qualcosa ai più piccoli, quelli che dovremmo tutelare.

Eppure lo scorso 22 febbraio questo è di nuovo accaduto. Stavolta è stato preso di mira l’istituto comprensivo “Leonardo Sinisgalli”. Hanno rubato diversi notebook, tre videoproiettori e alcune lampade necessarie per le lavagne Lim. Poi sono stati spaccati vetri, buttati per aria banchi e sedie, aperti armadi. «E non credo che si siano neppure arricchiti», sottolinea la preside Giovanna Gallo. Hanno solo inflitto un dolore ai bambini che «quella mattina si sono trovati la loro seconda casa violata. E hanno loro tolto del materiale utile per migliorare le loro conoscenze». Ma la preside Gallo non è una persona che si fa scoraggiare facilmente. Così, archiviata la rabbia per un furto davvero ignobile, ha iniziato a muoversi a 360° per trovare i soldi necessari a ricomprare tutto quanto è stato sottratto. «E sono sicura – dice – che possiamo farcela, con il contributo (anche piccolo) di tutti: genitori, insegnanti, associazioni. C’è già chi – come Vincenzo Scucimarra dell’Agenzia editoriale Episteme – ci ha già donato un videoproiettore. Però tutti possono contribuire, anche mettendo a disposizione dei computer di seconda mano. Magari c’è qualcuno che ne deve comprare uno nuovo e potrebbe donare alla scuola quello vecchio ma ancora in buone condizioni». La stessa preside ha messo ha disposizione il suo notebook perchè soprattutto i ragazzi di terza media possano continuare la loro attività. Un esempio seguito da un’altra docente, che pure ha messo a disposizione quanto aveva a casa.

Tutti possiamo sostenere la scuola anche con piccole cifre. Sarebbe un modo per rendere giustizia a questi bambini che la chiedono negli scritti che qui pubblichiamo.

 

HANNO FATTO MALE A TUTTI, ANCHE AI LORO FIGLI

IL 22 febbraio 2014 nell’Istituto Comprensivo “L. Sinisgalli” di Potenza è accaduto un episodio molto grave. Durante la notte dei ladri si sono intrufolati nella scuola e hanno rubato oggetti elettronici di elevato valore. Queste persone sono riuscite ad entrare, rompendo una finestra ma sono stati alquanto maldestri poiché hanno lasciato impronte e tracce di sangue sul pavimento. La mattina, quando hanno scoperto l’accaduto, è arrivata la polizia e ha esaminato tutta la scuola. Per me la scuola è come una seconda casa in cui io, insieme ai miei compagni, abbiamo la possibilità  di crescere e lavorare assieme e per questo secondo me siamo una comunità. Questo furto ci ha tolto la possibilità di crescere, lavorare e apprendere in tranquillità. Io spero che questi ladri vengano arrestati subito e che questi episodi non si ripetano mai più… 

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…La scuola è come una comunità, dove oltre a noi ragazzi che cresciamo e apprendiamo divertendoci, ci sono persone  che lavorano con impegno come maestre e bidelli. L’evento accaduto ci ha tolto, in parte, la possibilità di crescere e lavorare perché sono  stati danneggiati strumenti con cui noi studenti apprendiamo,  ma per fortuna le attività scolastiche non hanno subito interruzioni…  

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…La Preside Giovanna Gallo di fronte a questo furto, non si è arresa, continua a lottare contro la gente cattiva, che non ha rispetto delle “cose” degli altri…  

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 …Però certe persone non possono fare così perché la scuola  è un punto d’incontro, è una seconda casa; a scuola si lavora e si cresce insieme, e queste persone non possono distruggerla. Questo evento accaduto,  impedisce ad alcuni bambini di prendere la strada del “bene” oltre che di poter studiare come i bambini delle altre scuole della città… 

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…Con gli strumenti sottratti alla scuola avremmo potuto approfondire di più lo studio ed entrare in contatto con il mondo esterno in maniera più moderna. Io credo che i ladri non abbiano rubato soltanto alla scuola , ma soprattutto a noi bambini. A me dispiace  per la preside che fa di tutto per rendere felici noi alunni. Mi auguro che quest’episodio non si verifichi più e che le persone che hanno commesso questo reato si rendano conto del male che hanno causato alla comunità di cui anche loro ne fanno parte… 

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…Questo episodio mi ha fatto comprendere che la scuola è una grande comunità dove ci riuniamo, socializziamo e apprendiamo. Quanto accaduto ha danneggiato tutti noi; la scuola non si tiene aperta facilmente, ha anche un costo sociale… 

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…Per me quelle persone cattive che hanno derubato la scuola ci hanno tolto la possibilità di crescere ed imparare, è come se si fossero derubati da soli perché magari, hanno o avranno dei figli e solo allora capiranno che hanno fatto del male a tutti noi e magari ai loro stessi figli…   

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 …Per me la scuola rappresenta il mio futuro, mi permette di andare avanti ed è il mio punto di riferimento, perché sono straniera e posso imparare tantissime cose che non conosco di questo meraviglioso Paese e penso anche che la scuola sia importante per tutti gli altri stranieri che la frequentano… 

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 …A seguito di quello che è avvenuto ho compreso che rubando il materiale didattico ci abbiano tolto la possibilità di crescere in modo intelligente e maturo… 

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…Per me la scuola è come una seconda casa: in classe, in palestra, nella sala computer, impariamo e soprattutto cresciamo insieme ai nostri compagni e agli insegnanti che sono le nostre guide come la nostra famiglia. I ladri non hanno pensato al male che ci hanno provocato, hanno

pensato solo al loro guadagno. La scuola è un bene di tutti ed è per tutti. Noi non permetteremo più  a nessuno di rubarci il nostro futuro… 

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…Siamo rimasti tutti a bocca aperta, increduli per l’accaduto, perché la scuola è la nostra seconda casa, una comunità dove s’ impara, si cresce insieme e si  condividono tante cose. Nonostante tutto andremo avanti per continuare il  nostro lavoro, ci impegneremo a collaborare per riacquistare ciò che ci hanno tolto. Speriamo che chi ha compiuto questo brutto gesto si renda conto che ha procurato alla nostra scuola un danno economico ma, a  noi alunni, ci hanno privato di strumenti didattici costosi, che la scuola mette a disposizione per studiare e crescere… 

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…Anche se triste l’evento accaduto non ha negato la possibilità agli insegnanti di lavorare e a noi alunni di apprendere. Tutto ciò di cui ci hanno privato era un bene di tutti, anche delle persone che hanno compiuto questo furto… 

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 …E’ stata una cosa brutta , il materiale serviva a tutti ma, non ci dobbiamo fermare, la scuola va avanti perché noi ne abbiamo bisogno. La scuola è un luogo che ci accoglie, ci guida  e ci permette di  realizzare  i nostri obiettivi. 

Classe V A della primaria

I LADRI SONO STATI MOLTO STUPIDI E NOI SIAMO ARRABBIATI

TRA la sera del 21 e la notte del 22 febbraio c’è stato un furto a scuola. Per entrare i ladri hanno scavalcato il cancello e con una pietra hanno rotto la finestra del laboratorio di arte e immagine. Così sono potuti entrare a rompere alcune LIM e a rubare alcuni computer. Purtroppo sapevano come disattivare l’allarme che non ha quindi suonato.

La mattina dopo sono arrivati a scuola i carabinieri, hanno trovato piccole tracce di sangue; noi alunni siamo entrati un po’ più tardi per permettere ai carabinieri di esaminare la scuola e raccogliere prove per poter rintracciare i colpevoli.

Noi alunni ci siamo guardati in faccia molto tristi con il cuore a pezzi nel vedere i danni alle nostre aule e alle attrezzature.

Siamo stati molto attenti a non toccare sedie e oggetti con le impronte digitali dei ladri.

Per noi i ladri sono stati molto stupidi, siamo tutti molto arrabbiati e per questo chiediamo giustizia, ci auguriamo che si pentano di quello che hanno fatto e si convincano che non è giusto danneggiare una scuola, perché non si deve rendere difficile la strada di chi impara.

La classe IV C

COME UN FURTO IN CASA

E’ stato scioccante arrivare a scuola e trovare la vetrata rotta e le due volanti della Polizia. E’ come tornare a casa e trovare la porta scardinata! Sì, perché la scuola è la nostra seconda casa e sapere che qualcuno si è intrufolato è stato come essere violato nella nostra intimità. E’ accaduto tutto nella notte tra il 21 e il 22 febbraio. Tre o quattro persone sono entrate nella nostra scuola manomettendo l’impianto di allarme e, come chi ha già in mente il percorso da fare, hanno portato via sei pc portatili, tre videoproiettori, un paio di monitor e un pc, oltre ad aver danneggiato le LIM, i banchi e gli armadi. Ho letto che l’atto è vandalico e che, probabilmente, il materiale rubato verrà piazzato sul mercato della ricettazione. E’ anche vero che, con l’aiuto del dirigente e dei nostri genitori tutto sarà ricomprato, ma rimane aperta la ferita in noi studenti. Sentiamo dire continuamente che viviamo in tempo di crisi e che tutti temono per il nostro futuro. A me, personalmente, questi atti fanno temere anche per il nostro presente!  

Carmine Rosa, II A


(Alcuni dei contributi degli alunni pubblicati sul giornale oggi in edicola)

 

 

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