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POTENZA – Nuova grana per Pier Giulio Petrone che lo scorso dicembre ha ricevuto, insieme ad altre 11 persone, un avviso di garanzia per l’ammanco , dal caveau de “La Ronda” di 7 milioni di euro.
La nuova grana riguarda la società cooperativa sociale “Raffaele Acerenza” di via Sanremo – centro residenziale per anziani – che lo scorso 25 febbraio ha subito un’ispezione igienico sanitaria da parte dei Nas.
Ispezione che potrebbe comportare la chiusura magari anche parziale della struttura per alcune carenze igienico sanitarie, per autorizzazioni ricevute e scadute nonché per mancanza di certificati.
Non poche le contestazioni riscontrate. Dal locale “adibito a lavanderia – com si legge nel verbale – che necessita di ordinaria e straordinaria amministrazione”, passando per autorizzazioni “provvisorie al funzionamento” – autorizzazioni rilasciate dal Comune nell’ agosto del 2009 – e scadute “a fine dicembre del 2010”, fino a un “certificato di prevenzione incendi del 18 luglio del 2009” valida fino al 6 agosto del 2012.
Insomma la struttura che ospita, nella parte adibita a centro residenziale 52 anziani autosufficienti e 58 nella parte adibita a struttura protetta, fino a oggi ha operato con autorizzazioni scadute da tempo e addirittura in assenza di “pareri igienico sanitari dell’Asp” visto che quest’ultima documentazione non è stata consegnata ai Carabinieri dei Nas da Luigina Tassone – presente all’ispezione – nella sua veste di socio lavoratore della cooperativa.
Dopo l’ispezione gli uomini dell’Arma hanno trasmesso copia del verbale sia al sindaco di Potenza, Dario De Luca, che all’Asp affinché assuma i provvedimenti del caso.
Tradotto il centro residenziale per anziani e struttura protetta “Raffaele Acerenza” potrebbe essere chiusa in via precauzionale.

a.giammaria@luedi.it

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