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VIBO VALENTIA – La seconda sezione penale della Corte d’Appello di Catanzaro ha condannato 5 imputati del Vibonese accusati del traffico di stupefacenti legato ai villaggi turistici del vibonese. Assolto un sesto imputato. In primo grado le pene complessive comminate dal Tribunale di Vibo Valentia il 19 dicembre 2012 ammontavano a 39 anni ed 8 mesi di reclusione. Caduta in Appello l’accusa di associazione a delinquere, la Corte ha condannato: Giuseppe Muzzupappa, di Nicotera, ritenuto a capo del gruppo, a 5 anni di reclusione; Carmine Cocciolo, di Spilinga, a 4 anni e 9 mesi; Antonio Rugolo, di Nicotera, a 4 anni e 15 giorni di carcere; Pasquale Siciliano, di Sorianello, a 4 anni e 3 mesi; Pietro Simoncini, di Soriano Calabro, a 4 anni, così come in primo grado. Esce totalmente assolto da ogni accusa Cosimo Rugolo di Nicotera, che in primo grado era stato condannato a 6 anni ed 11 mesi di reclusione. 

Gli imputati erano rimasti coinvolti in un’operazione della Dda di Catanzaro risalente al 15 luglio 2010, coordinata dal pm Giampaolo Boninsegna. L’accusa in appello è stata invece sostenuta dal Pg, Salvatore Curcio. La “centrale” di produzione della marijuana era stata individuata in un villaggio turistico di Nicotera Marina dove Muzzupappa lavorava come guardiano ed Antonio Rugolo quale operaio. Impegnati nel collegio di difesa gli avvocati Antonio Porcelli, Patrizio Cuppari, Giuseppe Orecchio, Giovanni Vecchio, Gregorio Cacciola, Enzo Galeota e Michele Ciconte.

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