X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

 

VIETRI DI POTENZA – Il carico è partito ieri, da Vietri di Potenza: destinazione Erbil, nel Kurdistan Iracheno, dove due aziende lucane hanno deciso di “emigrare” e dove, da settembre, inizieranno a lavorare.
Stiamo parlando delle aziende “Geo Fondazioni” di Vietri di Potenza ed “Energheia” di Venosa, che insieme lavoreranno nella zona di Erbil, dove, grazie al corriere proveniente dalla Turchia, e partito ieri da Vietri, tra una decina di giorni arriveranno tutte le attrezzature inviate, come la perforatrice, container e un mezzo 4×4.
L’area dove lavoreranno le due aziende lucane è la stessa dove nei giorni scorsi (il 16 agosto) è atterrato il primo dei sei voli umanitari decisi dal governo italiano, per garantire aiuti agli sfollati e ai profughi in fuga dai jihadisti dallo Stato islamico, che hanno trovato rifugio nel nord dell’Iraq.
Le due aziende lucane si occuperanno di progettazione, ingegneria e di effettuare lavori, perforazioni e costruzioni. Si inizierà, come spiegato ieri dai responsabili, con sondaggi geognostici per la costruzione delle dighe, visto che nell’area c’è un forte bisogno di acqua. Poi si continuerà con altri lavori, come costruzione di strade, autostrade e acquedotti.
Il corriere, partito ieri a mezzogiorno da Vietri, in queste ore è sulla nave che da Trieste lo porterà al porto turco di Mersin, per poi raggiungere via terra Erbil. Le due aziende, quasi certamente, saranno presenti ad Erbil già a settembre per iniziare i lavori. Sono le uniche due aziende lucane, la Geo Fondazioni ed Energheia, ad essere presenti in Kurdistan. Già nel 2013, a novembre, i rappresentanti delle due aziende hanno visitato la zona, e si sono presentati alle autorità, al Ministero per l’Agricoltura e a quello delle Infrastrutture. Ora, dopo un difficile e a dir poco stressante iter burocratico, hanno ottenuto tutte le licenze per poter operare.
La situazione in Italia, e in Basilicata, non è delle migliori, Molte aziende soffrono la situazione. E il loro commento, dopo la partenza del corriere destinato al Kurdistan, è di poche parole: «Ci abbiamo creduto, e a settembre inizieremo già a lavorare».
Sicuramente una scelta non facile, ma importante. A settembre partiranno anche degli operai dalla Basilicata. Destinati ad Erbil, che è la terza città irachena dopo Baghdad e Mosul. Erbil è anche la zona più settentrionale dell’Iraq. Zona che ha ottenuto un’autonomia sempre maggiore, e gode, inoltre, di una relativa pace rispetto al resto del paese, ancora dilaniato da conflitti. Poi c’è l’esercito di Peshmerga, milizia locale, che assolve in pieno nel compito di tenere il terrorismo lontano dall’area, dalle strade, ma specialmente dalla regione. Inizia quindi una nuova, ed importante, avventura per le due aziende lucane. A loro va un forte in bocca al lupo, perché rischiare e prendere decisioni importanti, come questa, in questo periodo non è assolutamente facile.

 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE