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CON  la definizione degli ultimi adempimenti procedurali ed amministrativi, relativi alla formalizzazione contrattuale, potranno cominciare a breve i lavori per completare il restauro delle navate laterali della Cattedrale di Matera, chiusa da oltre 10 anni, delle Cappelle del Sacramento e del Presepe, e la successiva tinteggiatura delle decorazioni. Lo si è appreso ieri , nella Città dei Sassi, durante la presentazione della pubblicazione «Matera Cattedrale-Episcopio» sui lavori di consolidamento e restauro realizzati dal 1990 al 2014. L’intervento, curato dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e Paesaggisti della Basilicata, per un importo di 270 mila euro, dovrebbe durare circa tre mesi. Seguiranno gli interventi di completamento delle opere, a cura della Diocesi di Matera e Irsina, definiti con l’aggiudicazione provvisoria dopo l’espletamento di un bando che ha potuto contare su un finanziamento regionale di tre milioni di euro. Le opere di restauro riguarderanno la pavimentazione, le coperture, i pilastri, le colonne per assicurare la stabilità dell’intero edificio. Nessuno dei tecnici e delle istituzioni si è sbilanciato sulla data di riapertura del tempio che potrebbe tuttavia avvenire entro il 2015. I restauri della cattedrale, seguiti dal direttore dei lavori ing, Antonio Persia, della Soprintendenza per i beni artistici e paesaggistici della Basilicata, hanno portato alla scoperta di «interessanti» segni sulla storia della basilica realizzata nel XIII secolo. Tra questi l’altare e formelle di epoca medievale, cripte di sepoltura, di cisterne: sono stati riportati all’antico splendore il rosone di arte romanica del transetto est con le sculture stilizzate, spazi ed elementi architettonici e decorativi. L’importanza dell’intervento, che ha richiesto tempi e interventi «oculati» per le specificità del monumento, è stata evidenziata dal direttore per i beni culturali e paesaggistici di Basilicata, Attilio Maurano, dal Soprintedente per i beni architettonici e paesaggistici di Basilicata, Francesco Canestrini, il quale ha proposto di realizzare una mostra permanente sulla evoluzione dei lavori eseguiti, quando il tempio sarà restituito alla città. Su questo tema il vescovo della diocesi di Matera e Irsina, monsignor Salvatore Ligorio, ha auspicato che possa avvenire nel rispetto dei tempi necessari alla esecuzione delle opere.

«A fine agosto,  inizio settembre terremo anche noi una  conferenza stampa er indicare il progetto che abbiamo realizzato per concludere i lavori. Il 2015 sarà  l’anno buono, si prevedono infatti 12 mesi di intenso lavoro». Apertura nel 2015? «Penso  – conclude prudente – che la previsione sia ben fondata. A fine agosto saremo più precisi».

a.ciervo@luedi.it

 

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