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E DOPO gli asili nido di via delle Acacie e “I due noci”, pare adesso sia il Liceo classico “Quinto Orazio Flacco” di Potenza ad essere senza riscaldamento. Dal Comune fanno sapere che il problema, così come per le tubature, è dovuto al grande freddo. Tanti infatti gli istituti superiori del capoluogo che in questi giorni sono interessati anche dai problemi con le condotte dell’acqua, costringendo ragazzi, docenti e personale scolastico a recarsi a scuola al freddo e senza acqua corrente. E’ stato quindi un ritorno dalle vacanze natalizie pieno di sorprese in città. In particolare in via delle Acacie è dal 28 dicembre che i termosifoni non funzionano. A segnalarlo alcuni genitori, che si dicono veramente disperati. Anche perché dall’ufficio responsabile per l’edilizia scolastica, sollecitati più volte, le risposte non sono state certo rassicuranti. Prima infatti pare abbiano risposto che l’inconveniente era dovuto a un guasto alla caldaia e che non c’erano le risorse finanziarie necessarie per sostituire il pezzo rotto. In un secondo momento, solo dopo le continue lamentele dei genitori, che i soldi necessari erano stati trovati ma che bisognava soltanto attendere qualche giorno. L’altra mattina, intanto, l’impianto è entrato in funzione alle 8 passate anziché alle 6 come da prassi. Chi ha potuto in questi giorni ha evitato di portare i bimbi all’asilo. Gli altri hanno tamponato con sciarpe e giubbotti. Una situazione inconcepibile, dicono i genitori, trattandosi di bambini dai 3 mesi ai 3 anni. Oltre ai riscaldamenti alle famiglie potentine preoccupano gli ultimi annunci sul cambio tariffario di mense e trasporto scolastico per il 2015. Ovvero, l’introduzione di 7 fasce Isee per i nidi, da 0 a 18.000 euro, con un contributo mensile variabile dai 16,35 ai 327 euro. Sei le tariffe in base alle fasce Isee per gli alunni che utilizzano le mense, con un costo del pasto va da 0,28 a 5,66 euro e stessa divisioni per gli utenti del trasporto scolastico, da 0 a 11.000 euro con un tariffario che va dai 30 euro mensile per una corsa giornaliera ai 55 euro mensili per corse di andata e ritorno. E’ la spesa che i genitori contestano maggiormente. Perché anche la fascia più bassa prevede un costo annuo decisamente maggiore – dicono – rispetto a prima. Ieri c’è stato un incontro tra l’assessore al ramo Margherita De Francesco e i dirigenti proprio per discutere insieme le varie problematiche, dai tubi che scoppiano ai termosifoni che si inceppano fino alle nuove tariffe. Sperando che un eventuale cambio di giunta non mischi nuovamente le carte in tavola, mettendo in secondo piano le piccole contingenze quotidiane che sulle spalle dei cittadini si appesantiscono sempre più.

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