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CATANZARO – E’ il giorno della protesta contro la riforma della scuola. Dalla Calabria sono diversi i pullman partiti alla volta di Bari, dove si sta svolgendo la manifestazione per il Sud. Per questo, per la gran parte degli studenti calabresi sarà una giornata di “vacanza”, rimanendo chiuso le scuole per l’adesione allo sciopero che si annuncia molto elevata.

E mentre a Bari sfilano in migliaia, sono diversi i presidi promossi nelle città calabresi. A Catanzaro, tra Piazza Matteotti e Piazza Prefettura, in pieno centro cittadino, alcune decine di insegnanti hanno infatti inscenato alcuni presidi. Oltre a qualche slogan contro la riforma della “Buona Scuola”, c’è anche chi imbraccia una chitarra per “allietare” i momenti della protesta. L’iniziativa non ha creato alcun problema per la circolazione o per l’ordine pubblico.

 

Cosenza sono scesi in piazza alcune centinaia di persone che hanno partecipato ad un corteo che si è concluso davanti alla sede del Comune. Durante l’iniziativa sono stati esposti striscioni con la scritta «La buona scuola non la vogliamo, prendiamoci il futuro». Una delegazione di sindacalisti è stata ricevuta in Prefettura.

Anche a Reggio Calabria gli insegnanti protestano contro il Disegno di legge la “Buona Scuola”. Per la prima volta le sigle sindacali e il movimento dei docenti, questa mattina, si sono riuniti a Piazza Italia e con un simbolico girotondo hanno aderito allo sciopero generale indetto da tutte le sigle sindacali con un flash mob a favore della “vera e buona scuola”.

 

Sono sette le città coinvolte nelle manifestazioni di protesta contro il ddl di riforma della scuola: Aosta, Bari, Cagliari, Catania, Milano, Palermo, Roma. Le piazze di Bari, Milano e Roma, in particolare, vedranno la presenza sul palco dei segretario generali dei sindacati: Domenico Pantaleo (Flc Cgil) e Massimo Di menna (Uil) a Roma, Fracesco Scrima (Cisl) e Marco paolo Nigi (Snals Confsal) a Milano e Rino Di Meglio (Gilda) a Bari. E’ prevista anche, dicono i sindacati, la presenza dei segretari generali delle confederazioni.

«Sette grandi manifestazioni per dire l’ennesimo no a una riforma che vuole tutto meno che una buona scuola. Dopo 7 anni i cinque sindacati più rappresentativi del comparto scuola scioperano insieme e nelle piazze italiane ci saranno anche gli studenti che, a gran voce, in una lettera aperta hanno chiesto ai loro docenti di fare lo stesso. Ci sono, insomma, tutti i buoni presupposti perchè le manifestazioni siano partecipate e l’adesione allo sciopero alta» sottolinea la Flc-Cgil.

Per quanto riguarda il Basilicata, Calabria e Puglia, dunque, si è scelta la piazza di Bari come concentramento. Si è partiti alle 9 con concentramento delle delegazioni in Piazza Castello (piazza Federico II di Svevia) con successiva partenza del corteo che proseguirà lungo il seguente percorso Via S. Francesco d’Assisi, Via Latilla, Via Quintino Sella, Via A. Gimma, Corso Cavour, Corso Vittorio Emanuele e raggiungerà Piazza Prefettura dove si svolgerà il comizio conclusivo. Mentre a Roma si parte alle 9 e 30 da piazza della Repubblica. Secondo gli organizzatori, nella città pugliese stanno manifestando circa 20mila persone tra docenti e alcuni studenti.

La Camera dovrebbe licenziare entro il 19 maggio il testo della “Buona Scuola”, che poi passerà all’esame del Senato. Ieri il presidente della Commissione Istruzione di Palazzo Madama, il dem Andrea Marcucci, ha reso noto che chiederà a Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo di essere auditi sulla riforma.

 

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