X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

MATERA – Primi passi verso la riapertura della Cattedrale di Matera.
L’attesa dei materani (oltre che dei turisti che invadono la città dei Sassi ogni giorni) sta per terminare. Il Duomo torna a vedere la luce. Per ora, solamente grazie ad un piccolo pertugio, sperando che sia vicinissima la ripartura totale.
Infatti, è ancora presto per riviverla in tutto il suo splendore. Ma, almeno una delle porte d’accesso al Duomo, sulla Civita dei Sassi, il punto più alto degli Antichi Rioni, ha riaperto i battenti per permettere ai visitatori, cittadini materani e turisti, di osservare l’avanzamento dei lavori. Infatti la porta sarà aperta dalle 8 alle 13 la mattina e dalle 14 alle 17 circa, orari di lavoro.
Come detto, solo un piccolo spiraglio, un paio di metri quadrati all’interno del bellissimo scenario del Duomo di Matera, che si appresta a tornare in tutto il suo splendore, riqualificato completamente in dodici anni di attività a seguito del crollo che ne causò, invece, la chiusura, divenuta anno dopo anno una infinita corsa contro il tempo, per restituire il luogo di culto e di grandissima attrattiva turistica alla città, ora divenuta Capitale europea della Cultura per il 2019.
A volere la riapertura, molto parziale, ma almeno concedendo i primi frammenti del Duomo ai visitatori, l’Arcidiocesi di Matera-Irsina, assieme alla Sovrintendenza delle Belle Arti e dei Beni paesaggistici della Basilicata. Proprio la Curia ha comunicato la creazione del “punto di osservazione dei lavori in corso”. Dalla fiancata laterale della Cattedrale, quella che insiste su piazza Duomo, è possibile attraverso la Porta di Abramo e una vetrata, osservare l’interno della monumentale opera, apprezzando da molto vicino l’avanzamento dell’attività dei restauratori.
All’interno è possibile vedere all’opera i dipendenti della ditta D’Alessandro Restauri, che sta portando a completamento i lavori, ma anche apprezzare, finalmente dopo tanti anni, la bellezza artistica e architettonica del Duomo di Matera, rimasto per troppo tempo al buio dei “lavori in corso” senza possibilità di usufruire di tanta bellezza e soprattutto di un punto di raccolta nevralgico nel periodo della Festa Patronale, dedicata il 2 luglio alla Madonna della Bruna.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE