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MATERA – Potrebbe essere l’ultimo intervento di questa portata (economicamente parlando) che la Provincia applicherà. Nulla a che vedere con decreti di cancellazione dell’ente, ma con una realtà economico-finanziaria che non aiuta le istituzioni  locali. I 20 milioni del Mise (a cui verranno ne verranno aggiunti  5 da avanzi di bilancio provinciale, ndr), previsti dall’accordo di programma e da fondi ex Cipe quadro per la tutela e salvaguardia della viabilità, sono infatti lo strumento che ha consentito all’ente di via Ridola di intervenire su ben 36 strade del Materano. Lo spiega l’assessore alle Infrastrutture Angelo Garbellano. «Fondamentale è stato il ruolo del presidente De Filippo e del direttore generale Nardozza e dal dirigente di settore. Le situazioni di criticità che saniamo comprendono quelle storiche, come ad esempio la Accettura-Gallipoli Cognato e Ponte Balzano, in tutto 1,7 milioni. Si tratta di zone colpite da frane su cui interverremo. C’è anche la Valsinni-Colobraro  (il cantiere aprirà a fine agosto) per un totale di 500 mila euro e poi la Policoro-Tursi che costerà 400 mila euro. Sistemeremo, così arterie come la 277, la strada della Sulla a Nova Siri con 800 mila euro, la Miglionico-grottole che ha problemi da alcuni anni  per 1,4 milioni». L’accordo di programma interviene su infastrutture viarie danneggiate da frane, un problema  endemico nella provincia di Matera.

«I nostri sono interventi proprio di questo tipo. Noi ci occupiamo di mettere in sicurezza le strade attraverso la tecnica dei gabbioni, come conferma la stragrande maggioranza degli interventi. Si tratta di operazioni che vanno inserite in un contesto più ampio di tipo forestale come la piantumazione di alberi e la manutenzione ordinaria del territorio». Il tema economico resta centrale sotto molti aspetti: «Con questi interventi copriamo un terzo del nostro fabbisogno nè possiamo sottovalutare il tema forte del patto di stabilità che crea problemi e riduce notevolmente il nostro raggio d’azione».

a.ciervo@luedi.it

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