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POTENZA – Segnava tutto la dottoressa Muscaridola. I nomi e le regalie, ma persino il prestito per il compagno. Due agendine, una del 2006 e una del 2011 (le altre non si capisce che fine abbiano fatto) sono al vaglio dei militari delle Fiamme gialle che, senza troppa sorpresa, ci hanno ritrovato i nomi dei «convenzionati» dell’ “esattora”, ma anche di una serie di insospettabili personaggi. C’è Ranieri, quello della concessionaria e del multisala. Si capisce perchè affianco c’è scritto «tessera cinema», quindi dev’essere un’omaggio che il titolare fa alla signora, a meno di non credere il contrario. Poi c’è un numero a tre zeri e qui non si capisce se si tratta di “dare” o di un “avere”, ma in entrambi i casi la cosa è imbarazzante perchè proprio la concessionaria Ranieri era già finita nelle indagini private che la dottoressa effettuava dal suo ufficio nella direzione regionale dell’Agenzia delle entrate di Bari, a caccia di magagne fiscali di qualunque tipo. Per gli investigatori è una traccia da approfondire, ma è chiaro che l’ipotesi è che sia un altro omaggio dell’imprenditore. Così quando affianco al nome «De Vivo» compare «champagne». Mancavano i vini pregiati tra i benefit dell’ufficio “Accertamenti e controlli” dell’Agenzia delle entrate, e nel suo interrogatorio di ieri mattina Domenico De Vivo non ha nascosto che si trattasse di una regalia, una cosa che lui ritiene «normale», nonostante il ruolo della dottoressa.
C’è una collana di perle affianco al nome “18 Karati” che sta per la nota gioielleria di Potenza, anche questa oggetto di ripetute interrogazioni al sistema informatico dell’Agenzia. Non si sa mai.
C’è una «sciarpa + 3.800» affianco al nome di «Albini», e una cifra con tanti zeri affianco al nome di «Tucci». Un Tucci c’è anche tra gli indagati dell’inchiesta delle Fiamme gialle, ed è il socio degli Albini nella società che ha svenduto un’appartamento di via Sanremo alla signora delle tasse, nonchè un commercialista che siede nel collegio dei revisori dei conti di Acquedotto Pugliese. Proprio Acquedotto Pugliese aveva in corso un accertamento milionario da parte dell’Agenzia delle entrate di Bari quando la Muscaridola faceva pressioni sui funzionari che se ne stavano occupando («Forse non mi sono spiegata, questa cosa deve cadere»). Tutto intercettato dalla Fiamme gialle. Affianco al nome del negozio dell’amico a cui la signora voleva fare avere l’esclusiva per il capoluogo del marchio Burberry’s c’è scritto: «maglia». E poi il pesce per le feste di Natale. I cesti regalo e persino i panettoni. Con tutti i nomi dei generosi benefattori. Affianco al nome di Olita ci sono solo cifre. Luciano Olita è tra gli indagati dell’inchiesta, e risulta che abbia «offerto» un auto della sua concessionaria al compagno della dottoressa. Magari i numeri stanno per i pagamenti. Solo che agli investigatori non ne risulta nemmeno uno.

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