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CATANZARO – La commissione parlamentare antimafia ha chiesto al Prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, una relazione su quanto accaduto in occasione delle elezioni comunali del 6 e 7 maggio scorso. La notizia è riportata stamane dal Quotidiano della Calabria e confermata in ambienti della Prefettura del capoluogo calabrese.   Già nei giorni successivi alle elezioni i parlamentari calabresi e componenti della commissione antimafia avevano portato all’attenzione del Presidente dell’organismo, Beppe Pisanu, la richiesta di valutare quanto accaduto. Una richiesta esplicita di affrontare il ‘caso Catanzarò era venuta poi dal capogruppo del Pd nella commissione, Laura Garavini.   Sulla vicenda delle elezioni comunali la Procura della Repubblica di Catanzaro ha avviato una inchiesta relativa ad una presunta compravendita di voti che vede indagato un consigliere comunale eletto ed altre due persone. Al vaglio degli inquirenti c’è l’ipotesi relativa all’esistenza di una vera e propria organizzata che gestiva la compravendita dei voti.   Gli esponenti del centrosinistra hanno poi depositato una serie di esposti e denunce nei quali vengono segnalate numerose anomalie nel conteggio dei voti. Il caso più emblematico è quello della sezione 85 per la quale l’’ufficio centrale elettorale ha riscontrato molte irregolarità.   Ed è proprio sulla base delle molte anomalie che il centrosinistra è intenzionato a chiedere al tribunale amministrativo regionale l’annullamento delle elezioni. Il ricorso al Tar è atteso per i prossimi giorni.

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